La Storia di Aversa. La Processione della Madonna Addolorata

Aversa è culla della spiritualità, lo dimostrano le numerose: chiese, cappelle e monasteri che, le hanno fatto guadagnare l’appellativo di ”Città delle cento chiese”. Numerose sono anche le processioni che si svolgono durante l’anno ma, la devozione più forte nella ”Città Normanna”, è rivolta verso l’Addolorata, la cui processione è superiore ad ogni altra in città per il numeroso e straordinario intervento dei fedeli.

Prendono parte al rito, persone di qualsiasi ceto sociale e di qualsiasi età. Una tradizione che ancora si perpetua da secoli, e che risulta accertata già verso fine Settecento.

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Domenica 6 Marzo, si terrà la solenne processione in onore della Mater Dolorosa di Savignano, che si venera nella Chiesa di S.Giovanni Battista. La statua, come ogni anno, è portata solennemente in processione dalle donne del quartiere, sulle note toccanti dell’inno composto dall’aversano Domenico Parmeggiano, una melodia che smuove sentimenti ed emozioni, anche dei non credenti. Avvolge il tutto, il commovente coro dei bambini ”voci bianche” che intonano il testo ”A questo fiero tronco…” . Negli anni addietro, era frequente notare i maschi reggere una scalatta (simbolo della salita sulla croce di Cristo) le femmine, invece, erano abbellite con graziosi abiti bianchi (simbolo di purezza), mentre reggevano fiori e candidi taralli detti appunto ”taralli dell’Addolorata”.

La fervente devozione verso l’Addolorata, portò anche ad ingenti donazioni. Difatti, molti dei fondi nei dintorni di Savignano, compresi i terreni dove attualmente sorge la Variante (Supermarcato del surgelato Delfino), fino agli attuali parcheggi che si trovano dinnanzi al cimitero, erano di pertinenza della parrocchia di Savignano. La ”dote” dell’Addolorata si arricchì sempre più, e così la Madonna Savignanese si guadagnò il nomignolo di ”ricca”.

Esiste un’altra processione in onore dell’Addolorata, che si tiene la domenica successiva, cioè il 13 Marzo, e che vede sfilare il simulacro custodito presso la Chiesa di S.Rocco, ubicata nel vecchio rione di S.Andrea. La stessa chiesa è curata ed abbellita continuamente dalle offerte dei devoti, di cui fa parte la Congrega di S.Rocco (i cui Confratelli sono vestiti di verde) e la Pia Associazione Femminile “Maria S.S.Addolorata” , le cui zelanti sfilano con una fascia nera che sta a simboleggiare il lutto, dove sopra è impressa la frase ”Non v’è dolore uguale al mio”. La bellissima statua dell’Addolorata di San Rocco, fu donata da un privato nel 1850, e divenne ”la povera” a causa del suo patrimonio esiguo. Ironicamente, la sorte ha voluto che le parti si invertissero, difatti, oggi ”la povera” gode di una processione molto più pomposa rispetto alla ”ricca”. Il forestiero che passa per Aversa durante questi momenti, potrà esservare come la modernità dei tempi, non abbia scalfito quei riti misti di fede e memoria.

Luigi Cipullo

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Redazione

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