Libia. Onu, italiano trattenuto per traffico armi
Franco Giorgi, l’ascolano bloccato a Tripoli in Libia dal marzo dello scorso anno, è “trattenuto” per una vicenda legata a un traffico di armi verso il Paese nordafricano in violazione dell’embargo internazionale. Lo affermano gli esperti di monitoraggio del Consiglio di sicurezza Onu, pubblicato ieri.
Il nome di Giorgi, scrivono gli esperti, emerge nell’inchiesta che ha coinvolto Abdurraouf Eshati, un libico arrestato e condannato a sei anni in Gran Bretagna per un traffico da 28,5 milioni di dollari di armi destinate alle milizie di Zintan. Giorgi, “il principale mediatore italiano” del network, “ha ricevuto una prima tranche di denaro, che ha poi affermato essergli stata rubata”. A marzo 2015 si è recato a Tripoli, “probabilmente per discutere il problema con i propri clienti”, e da allora è stato “trattenuto”.
(ANSA)