Napoli. “Famiglia e Matrimonio tra diritto e religione”, Card. Sepe inaugura corso
«La famiglia non è mai un problema, ma un’opportunità, benedizione. È scuola di umanità che dobbiamo curare, proteggere». Seguendo queste parole di Papa Francesco, la pontificia facoltà teologica dell’Italia Meridionale ha voluto istituire un corso interdisciplinare dedicato ai temi della famiglia e del matrimonio, che sarà presentato a Napoli domani, giovedì 17 marzo, alle ore 16.30, presso la sede della sezione San Tommaso d’Aquino a Capodimonte, in viale Colli Aminei 2.
Alla presentazione, introdotta dal cardinale Crescenzio Sepe, arcivescovo di Napoli e gran cancelliere della facoltà, interverranno monsignor Vincenzo Paglia, presidente del pontificio consiglio per la famiglia, il professor Gaetano Di Palma, vice preside della facoltà, il professor Antonio Ascione, segretario generale, e il professor Carmine Matarazzo, direttore dell’istituto di teologia pastorale.
La facoltà teologica ha voluto istituire questo corso interdisciplinare, intitolato“Famiglia e Matrimonio in questione. Tra diritto e religione”, cercando la più ampia collaborazione con accademici ed esperti di discipline non solo teologico pastorali, ma anche giuridiche, sociali e psicologiche, nella speranza che tale percorso possa far apprezzare sempre più la bellezza e il bene della famiglia fondata sul matrimonio e per offrire agli operatori del settore validi riferimenti per la loro professione.
Per questa ragione, le lezioni, gli interventi e i laboratori del corso, che si terranno dal 7 aprile al 9 giugno di quest’anno, saranno affidati non solo ad autorevoliteologi, come Carmine Matarazzo, Ignazio Schinella e Nicola Rotundo, ma anche ad illustri psicologi e giuristi, provenienti sia dal mondo accademico che dalla società civile, tra i quali spiccano certamente i nomi di Francesco Paolo Casavola, già presidente della Corte Costituzionale, e del notaio Roberto Dante Cogliandro.
Il corso, che si propone di analizzare l’attuale disciplina civile e religiosa dell’istituzione familiare alla luce dei mutamenti culturali in atto, è aperto a tutti coloro che desiderano iscriversi ed è destinato in particolare agli operatori pastorali, ai parroci, ai responsabili diocesani, agli avvocati, ai consulenti familiari e ai laici impegnati nella pastorale familiare.