Napoli. Salta Consiglio Comunale, Lettieri: “De Magistris sfugge al confronto”

“Oggi si sarebbe dovuta tenere un’assemblea di Consiglio Comunale molto importante, richiesta dalle opposizioni, nella quale De Magistris era chiamato a relazionare sui suoi cinque anni di mandato. Peccato che il sindaco oggi in aula non si sia presentato e che i suoi residui consiglieri abbiano fatto mancare il numero legale pochi minuti dopo l’appello, proprio per evitare il dibattito”. Lo scrive, in una nota, Gianni Lettieri, imprenditore e candidato sindaco a Napoli. “Ho appreso della mancanza del numero legale – prosegue Lettieri – mentre mi stavo recando al Consiglio, nel quale sono sempre presente quando si tratta di discutere di temi fondamentali, proprio per ascoltare cosa avrebbe avuto il coraggio di raccontare De Magistris e per ribattere punto per punto. Non è stato possibile perché l’ex Pm, per evidente mancanza di argomenti, ha preferito disertare la seduta. D’altra parte non avrebbe potuto altro che raccontare 5 anni di fallimenti. Quasi grave quanto l’assenza del sindaco, però, è il fatto che si sia provato a far passare una notizia assolutamente falsa, secondo la quale sarebbe stato presente al primo appello in aula. Così non è stato: De Magistris in consiglio non si è proprio presentato  mancando ancora una volta di rispetto all’istituzione Consiglio Comunale, che in questi anni è stata ridotta ad un semplice organo consultivo non obbligatorio. A tal proposito segnalo anche la singolare circostanza che la breve seduta odierna non è visibile dalla web tv del Comune, dalla quale chiunque potrebbe riscontrare plasticamente l’assenza totale di De Magistris, che rimanda ad un link errato. E’ vergognoso che si sia provato a coprire, in maniera goffa ed ingiustificabile, l’accaduto. I napoletani devono sapere che da un lato pagano i costi più alti d’Italia per sindaco, giunta, staff e Consiglio Comunale, e dall’altro hanno le istituzioni più inefficienti del Paese. Una presa in giro ed uno spreco di danaro pubblico senza precedenti, che si traduce, per le tasche dei napoletani, nel pagamento delle tasse più alte d’Italia”, conclude Lettieri.