Napoli: quando sarà pubblicato il bilancio del patrimonio arboreo?

La legge prevede due mesi prima della scadenza del mandato del Sindaco

Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari, da sempre attento alle problematiche del verde pubblico del capoluogo partenopeo, richiama l’attenzione sull’applicazione di alcune norme relative alla legge 29 gennaio 1992, n. 113, integrata con le modifiche apportate dalla legge 14 gennaio 2013, n. 10.

“ In particolare – sottolinea Capodanno – al comma 1 dell’art.1 di detta legge viene stabilito che: “ In attuazione degli indirizzi definiti nel piano forestale nazionale, i comuni con popolazione superiore a 15.000 abitanti provvedono, entro sei mesi dalla registrazione anagrafica di ogni neonato residente e di ciascun minore adottato, a porre a dimora un albero nel territorio comunale. Il termine si applica tenendo conto del periodo migliore per la piantumazione. La messa a dimora può essere differita in caso di avversità stagionali o per gravi ragioni di ordine tecnico. Alle piantumazioni di cui alla presente legge non si applicano le disposizioni del codice dei beni culturali e del paesaggio, di cui al decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, salvo che il sito su cui si realizza l’intervento sia sottoposto a vincolo monumentale” “.

” Nel successivo comma 2 dello stesso articolo – prosegue Capodanno – si legge: “Entro il termine di cui al comma 1, l’ufficio anagrafico comunale fornisce informazioni dettagliate circa la tipologia dell’albero e il luogo dove l’albero è stato piantato alla persona che ha richiesto la registrazione anagrafica. Il comune stabilisce una procedura di messa a dimora di alberi quale contributo al miglioramento urbano i cui oneri siano posti a carico di cittadini, imprese od associazioni per finalità celebrative o commemorative“ “.

“ Infine – continua Capodanno – l’art. 3-bis prescrive che: “1. Entro un anno dalla data di entrata in vigore della presente disposizione, ciascun comune provvede a censire e classificare gli alberi piantati, nell’ambito del rispettivo territorio, in aree urbane di proprietà pubblica. 2. Due mesi prima della scadenza naturale del mandato, il sindaco rende noto il bilancio arboreo del comune, indicando il rapporto fra il numero degli alberi piantati in aree urbane di proprietà pubblica rispettivamente al principio e al termine del mandato stesso, dando conto dello stato di consistenza e manutenzione delle aree verdi urbane di propria competenza. Nei casi di cui agli articoli 52 e 53 del testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali, di cui al decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, e in ogni ulteriore ipotesi di cessazione anticipata del mandato del sindaco, l’autorità subentrata provvede alla pubblicazione delle informazioni di cui al presente comma” “.

“ Ebbene, in alcuni Comuni, come quello di Venezia hanno già provveduto a pubblicare, anche sul proprio sito internet, il bilancio arboreo, così come prescritto dalle norme citate – puntualizza Capodanno –. In altri Comuni si stanno, presumibilmente, apprestando a farlo in previsione dell’imminente tornata elettorale amministrativa. Ci auguriamo vivamente che ciò avvenga anche per il Comune di Napoli, e nei tempi prescritti dalla legge, vale a dire due mesi prima della scadenza del mandato del Sindaco, la cui proclamazione ufficiale, con il conseguente inizio del mandato quinquennale, avvenne il 1° giugno 2011 “.

Redazione

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