Roma. 112 Numero unico emergenza, primo bilancio in Prefettura
Il 1° dicembre 2015 è entrato in funzione anche nel distretto telefonico di Roma, il Numero Unico di Emergenza Europeo 112 NUE. Il bilancio dei primi 84 giorni di attività è stato tracciato in una riunione, presieduta ieri dal Prefetto di Roma, dr. Franco Gabrielli, alla quale hanno partecipato tutti i soggetti istituzionali coinvolti (Regione Lazio, Forze di polizia, Vigili del Fuoco, Roma Capitale, ARES 118).
Punto di partenza dell’analisi sono stati i dati numerici che indicano come fino al 22 febbraio scorso, la Sala operativa attivata dalla Regione Lazio ha ricevuto e smistato ai diversi “attori del pronto intervento urgente” 642.698 chiamate, con una media giornaliera di 7.651 richieste, che vengono trattate nel giro di poco più di 2 minuti.
Nel corso della riunione, non sono state nascoste alcune minori fluidità nella veicolazione delle chiamate di emergenza, conseguenza del fatto che il 112 NUE non si estende ancora agli altri distretti telefonici della Città Metropolitana, né alcuni “difetti di gioventù” del sistema, quali:
* il perfezionamento del sistema cartografico informatizzato, utile per una più precisa georeferenziazione delle chiamate;
* l’affinamento delle procedure di smistamento delle richieste di intervento nelle situazioni di overbooking del 112 NUE.
Al di là di questo, il quadro è ampiamente positivo. L’istituzione del 112 NUE ha consentito, innanzitutto, di “filtrare” le chiamate in arrivo, inoltrando agli “attori della sicurezza e del soccorso” solo quelle relative ad effettive situazioni di emergenza. Lo dimostrano i dati sulle operazioni di pronto intervento eseguite dalla Questura che, negli ultimi tre mesi, sono rimasti stabili rispetto ai corrispondenti periodi “ante 112 NUE”. Ciò non solo ha ridotto del 50% le richieste da trattare, ma ha contemporaneamente abbattuto a 9 secondi il tempo medio di risposta da parte degli operatori del 112 NUE e quelli con i quali viene disposta l’esecuzione degli interventi.
E’ significativo il dato fornito dalla Questura di Roma che, in questi primi 84 giorni, ha ridotto i tempi di attesa delle chiamate – che prima oscillavano tra gli 11 e 14 secondi – a poco più di 5, con evidenti vantaggi in termini di capacità di reazione degli operatori di polizia. Un trend del tutto analogo a quello riguardante il timing di gestione delle chiamate di pronto intervento indirizzate alla Sala Operativa del Comando Provinciale dell’Arma dei Carabinieri.
L’efficacia del 112 NUE è destinata ad innalzarsi ulteriormente per effetto del nuovo piano di controllo del territorio di Roma che entra in vigore da oggi.
In virtù di esso, il territorio della Capitale è stato suddiviso in tre macro-aree, ciascuna affidata, a rotazione, al controllo della Questura o del Comando Provinciale dei Carabinieri, cui il 112 NUE smisterà le chiamate di emergenza.
L’adozione di questo modello – reso possibile dalla piena realizzazione dell’interconnessione delle Sale Operative della Polizia di Stato e dei Carabinieri avvenuta nei mesi scorsi – segna un ulteriore passo in avanti del “sistema di sicurezza” nella Città di Roma.
Con esso, infatti, sono stati gettati i presupposti per eliminare le sovrapposizioni operative e garantire maggiori rapidità di interventi e disponibilità di risorse da impiegare sul campo.
Il conseguimento di questi obiettivi e realizzazioni va a merito di uno sforzo compiuto, con vero spirito di squadra, da tutte le Istituzioni interessate che hanno saputo lavorare in sinergia e senza steccati ed alle quali il Prefetto di Roma intende rivolgere un sentito ringraziamento e riconoscimento delle professionalità profuse.