Napoli. Accordo L’Orientale – GdF per stanare i furbetti delle tasse universitarie
Il Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Napoli “L’Orientale”, Prof.ssa Elda Morlicchio ed il Comandante Regionale Campania della Guardia di Finanza, Generale di Divisione Fabrizio Carrarini, hanno rinnovato, presso la Sala Briefing della Caserma “Zanzur”, il Protocollo d’Intesa tra il Comando Regionale delle Fiamme Gialle ed il citato Ateneo.
Continua, in tal modo, un’importante collaborazione tra dette Istituzioni, con il comune intento di mettere in campo uno strumento di accertamento volto ad assicurare la percezione delle provvidenze da parte dei soli studenti che ne hanno effettivo diritto. In tale ottica, la convenzione prevede la prosecuzione, per il prossimo triennio, di specifiche procedure di controllo, individuali ed a campione, da parte della Guardia di Finanza, tese a scoprire eventuali falsità nelle autocertificazioni presentate dagli studenti iscritti all’Ateneo per ottenere le agevolazioni previste dalla normativa vigente in materia.
Infatti, per determinare la situazione economica dei discenti, ogni Università si avvale degli indici di capacità contributiva, denominati ISEE, che, consentendo di trattare uniformemente la situazione reddituale e patrimoniale di ciascun cittadino,
riconoscono, agli studenti provenienti da famiglie meno abbienti, la concessione di particolari benefici, nonché la riduzione delle tasse d’iscrizione.
riconoscono, agli studenti provenienti da famiglie meno abbienti, la concessione di particolari benefici, nonché la riduzione delle tasse d’iscrizione.
Nel corso del primo trimestre del 2016 e del triennio precedente i Reparti della Guardia di Finanza della Campania hanno effettuato oltre 700 controlli a campione nello specifico settore. Nel 50% dei casi sono state riscontrate dichiarazioni attestanti situazioni di “falsa” indigenza presentate da studenti universitari. Tali comportamenti scorretti determinano l’iniqua ripartizione delle risorse economiche messe a disposizione dall’Ateneo, privando, di fatto, chi ne ha effettivamente diritto della possibilità di godere delle agevolazioni connesse al livello di reddito posseduto ed a particolari meriti scolastici. Dalle irregolarità constatate deriva una responsabilità amministrativa e/o penale per reati di truffa e falso, con conseguente denunzia all’Autorità Giudiziaria. In tali circostanze, la Guardia di Finanza comunica l’esito degli accertamenti espletati e delle relative violazioni all’Ateneo, che avvia le procedure di recupero/diniego di tutti i risparmi/benefici indebitamente ottenuti. Il rinnovo del Protocollo di intesa, utilizzando i penetranti strumenti investigativi di cui dispone la Guardia di Finanza, organo di polizia con competenza generale in materia economica e finanziaria, garantirà continuità alla concreta azione di prevenzione e di repressione delle frodi in tale delicato ambito, ponendosi quale importante strumento di equità sociale.