Napoli. Belle giornate al Vomero: torna il “tavolino selvaggio“
“Oramai è una costante che si verifica ogni anno con l’arrivo della bella stagione. Si tratta della cattiva abitudine, da parte degli esercizi pubblici, quali bar, ristoranti e pub, che tirano fuori tavolini, sedie ed ombrelloni ed occupano l’area antistante il proprio esercizio sovente anche al di fuori degli spazi consentiti”. Lo afferma Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari.
“Così, approfittando della carenza dei necessari controlli, i marciapiedi del quartiere Vomero in molti casi sono diventati veri e propri prolungamenti degli esercizi pubblici. In tutto questo ad essere penalizzati sono i pedoni costretti o a fare le gimcane tra i tavolini e le sedie o a camminare lungo le carreggiate, con conseguenti presumibili rischi per la loro incolumità”.
“Si tratta di situazioni palesemente illegittime, in quanto difformi dalle disposizioni di legge vigenti e, specificamente, dalle norme del codice della strada che prevedono determinate tutele per i pedoni – continua Capodanno –. Mai potrebbero essere rilasciate autorizzazioni che consentano di occupare il marciapiede senza lasciare uno spazio sufficiente, di almeno due metri di larghezza, per la deambulazione. In genere, poi, quando viene richiesta, la concessione riguarda pochi metri quadrati, accosti all’esercizio, metri che nei fatti si moltiplicano a dismisura”.
“Basta verificare quanto al riguardo accade, anche in pieno giorno, in alcune delle principali piazze della municipalità collinare – conclude Capodanno –, piazze dove gli esercizi pubblici negli ultimi tempi sono sputanti come funghi “.
Per risolvere il grave problema Capodanno chiede l’istituzione di un’apposita task force, anche con pattuglie miste, per debellare un fenomeno che sta subendo un’escalation esponenziale sull’intero territorio cittadino, con punte eccezionali in quartieri come il Vomero. Inoltre chiede che gli spazi concessi dall’amministrazione comunale su suolo pubblico vengano chiaramente e visibilmente delimitati, di modo che gli esercenti non possano debordare né occuparne altri abusivamente.