Ospite di un struttura di accoglienza sequestra e minaccia i dipendenti

Nella mattinata di ieri, personale dell’Ufficio Immigrazione è intervenuto presso una struttura di accoglienza per stranieri richiedenti asilo situata nel comune di Montaquila (Isernia) ed ha proceduto a deferire in stato di libertà alla Autorità Giudiziaria un cittadino nigeriano, E.R. di anni 25, per sequestro di persona e minaccia.

Questi, ospite presso la predetta struttura, infatti, da alcuni giorni si era arbitrariamente allontanato dalla stessa facendovi rientro solo l’altro ieri sera e, in tale frangente, occupava abusivamente una stanza scacciando prepotentemente due cittadini somali che nel frattempo erano stati lì sistemati. Ieri mattina il nigeriano si presentava nell’ufficio del titolare della struttura e, con fare arrogante, pretendeva, anche se non gli spettava, il pagamento del cd. pocket-money, cioè il sussidio economico spettante ai richiedenti asilo per i giorni durante i quali si era allontanato. Nonostante gli fosse stato spiegato che lui non aveva più diritto a tale sussidio in quanto si era allontanato dalla struttura, lo straniero chiudeva alle sue spalle la porta dell’ufficio minacciando sia il titolare della struttura che i presenti, tra i quali una collaboratrice ed il padre del titolare, che non avrebbe fatto uscire nessuno se non avesse ottenuto quanto richiesto. La collaboratrice, visto il precipitare della situazione, si avvicinava alla porta nel tentativo di uscire ma veniva spintonata con forza dal nigeriano andando a sbattere contro la scrivania.

L’azione posta in essere dall’E.R., secondo quanto riferito dalle persone presenti che successivamente hanno formalizzato regolare denuncia, durava circa un’ora durante la quale il cittadino straniero si metteva seduto su una sedia a presidiare la porta di ingresso impedendo, con fare minaccioso e violento, a chiunque di entrare ed uscire. Approfittando, però, di un attimo di distrazione dello stesso, il titolare e il suo anziano padre, riuscivano ad uscire e ad allertare il numero di emergenza 113 della Polizia di Stato. Nel frattempo, però, il nigeriano, non pago di quanto aveva già commesso, si avventava nei confronti dell’anziano che, solo grazie all’intervento di alcuni stranieri che assistevano alla scena non rovinava a terra; inoltre, chiudeva immediatamente il cancello esterno del cortile della struttura ponendocisi davanti, sempre con fare minaccioso, per impedire che qualcuno uscisse.

Gli agenti dell’Ufficio Immigrazione, intervenuti immediatamente sul posto, constatavano che la situazione si era già normalizzata e che poco prima del loro arrivo, lo straniero, ravvedutosi di quanto compiuto, aveva già riaperto i cancelli e le porte dell’ufficio permettendo alle persone di entrare ed uscire liberamente. Agli agenti, pertanto, non rimaneva che raccogliere la denuncia sporta da parte del titolare e le testimonianze dei presenti e deferirlo in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria che nel frattempo era stata informata. Il nigeriano, dopo le formalità di rito, è stato ricollocato temporaneamente in un’altra struttura della provincia e nei suoi confronti sarà richiesto, al Ministero dell’Interno, il trattenimento presso un Centro di Identificazione ed Espulsione per la successiva espulsione dal territorio nazionale.

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Redazione

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