Pesca illegale, blitz Guardia Costiera: sequestrati strumenti per pescare
Nel fine settimana, il personale del IV CCAP (Capitaneria di Porto di Napoli ed uffici dipendenti di Pozzuoli e Castelvolturno) – Guardia costiera, per contrastare il fenomeno della pesca illegale, ha realizzato nella zona fra Licola e Pozzuoli, un maxi sequestro di strumenti non consentiti per la pesca sportiva, deferendo all’Autorità Giudiziaria i responsabili di varie azioni criminose ed elevando pesanti sanzioni pecuniarie.
L’enorme quantitativo di strumenti sequestrati, non previsti dalla normativa nazionale per la pesca sportiva, quali fonti luminose ad alto voltaggio, sei rastrelli da natante e circa 5000 metri di reti da posta, era pronto per essere utilizzato per la pesca illegale (in modo particolare di molluschi bivalvi e in violazione di altri divieti).
Se il personale della Guardia Costiera non avesse operato per tempo, si sarebbe consumata una grave attività illecita in dispregio delle più elementari norme che tutelano le risorse del mare e l’ecosistema. La delicata attività di vigilanza della filiera della pesca, obiettivo della Guardia Costiera, proseguirà, alla luce anche degli illeciti accertati, con assoluta fermezza e meticolosa sistematicità.