Roma. Tempa Rossa, D’Anna: “Sfiducia a governo minaccia interessi dell’Italia”

Caso Tempa Rossa: la macchina del fango è ben oliata e sempre in funzione. I soliti giornali ed i soliti giornalisti, con a ruota le opposizioni parlamentari del momento, tornano alla carica utilizzando le spensierate iniziative giudiziarie di taluni magistrati che imbastiscono capi di accusa nei quali è francamente difficile reperire le ipotesi di reato“. Lo dice, in una nota, il senatore Vincenzo D’Anna del gruppo ALA (Alleanza Liberalpopolare-Autonomie).

Lo ‘scandalo’ dell’emendamento riguardante Tempa Rossa – prosegue – pare consisterebbe nel fatto che il governo abbia voluto unificare e semplificare le procedure per la realizzazione di opere che consentono al petrolio estratto in Basilicata di poter essere trasferito via mare. Opere che da ben dieci anni sono ferme, attanagliate dalle pastoie burocratiche e dalla sovrapposizione di competenze amministrative per il rilascio delle varie autorizzazioni“.

Ulteriore motivo di scandalo – aggiunge il parlamentare di ALA – deriverebbe dall’interessamento delle compagnie petrolifere, tra le quali l’Eni, l’ente di Stato che cura gli interessi energetici del Paese, quasi che gli interessi delle compagnie (che è bene ricordarlo, producono ricchezza, occupazione e tasse da incamerare per l’erario) a poter realizzare velocemente le opere necessarie, siano di per se stessi, una diabolica macchinazione“.

Per D’Anna: “l’ennesima sfiducia riproposta nei confronti del governo sulla base di questi elementi, non minaccia soltanto l’esecutivo, ma anche gli interessi dell’Italia e copre di ridicolo una classe politica ormai abituata a farsi propaganda raccogliendo cenci sporchi nella pattumiera della maldicenza. Non tutti saranno accondiscendenti e certamente non io tra questi“.

Redazione

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