Scoppia la “parcheggiopoli” Aversana. Posti auto affittati su terreno comunale

SI FANNO CHIAMARE “ASSOCIAZIONE SAN PIO”… UNO DI LORO FINGE L’INFARTO PER SPAVENTARE GLI AVVENTORI CHE LI CONTESTANO. CANI PICCHIATI SOLO PERCHE’ SI ERANO PERMESSI DI ENTRARE NELLA LORO “PROPRIETA’ ”

Con rabbia e tristezza penso a quante volte, ognuno di voi, tra sudore e imprecazioni, ha girato in lungo e in largo il centro di Aversa senza trovare un posto auto. Penso con tristezza a quanti di voi sono costretti a pagare decine di euro di grattini! orbene si! mentre voi vi dannate, qualche lestofante che si richiama nel nome addirittura ad un Santo, occupa abusivamente un bene di tutti noi, lo ha fatto proprio; ci parcheggia la propria auto, quella dei parenti e addirittura affitta i posti auto….. e se qualcuno gli fa notare che quello che fa non è giusto inveisce e lo aggredisce….. lo so siete curiosi ed incazzati e lo dovrete essere ancora di più dopo aver letto tutto l’articolo.

Si! perchè ad Aversa tutto è possibile, ad Aversa la realtà può superare la fantasia!!!!! ed ecco che può succedere l’incredibile, l’inenarrabile, l’impossibile, l’inaccettabile.

Premetto che prima di scrivere la redazione ha verificato ogni cosa, ogni documento, ogni circostanza e ogni testimonianza. Fatto appostamenti, scattate foto e realizzati video. Pertanto il detrattore di turno è già avvisato che rischia una meschina figuraccia!

PARCHEGGIO RISERVATO! FOTO SCATTATA NEL 2014
PARCHEGGIO RISERVATO! FOTO SCATTATA NEL 2014

Un gruppo di arzilli anziani  con la scusa di creare un associazione che dovrebbe essere un punto di  ritrovo (allo stato non sappiamo se l’associazione sia validamente e legalmente costituita), si è impossessato presumibilmente abusivamente di una appezzamento di terreno attiguo al parco Pozzi. Sono all’incirca 1500 metri di terreno che gli stessi hanno non solo riservato a loro uso esclusivo… ma udite udite lo hanno trasformato in parcheggio esclusivo in centro città per parenti ed affini…. ANZI. COME DA NOI PERSONALMENTE VERIFICATO “AFFITTANO” I POSTI AUTO A PERSONE CHE LAVORANO NELLE VICINANZE e a privilegiati e fortunati automobilisti che risparmiano il grattino..

Ma come nasce l’inchiesta giornalistica.

Come voi ben sapete la nostra Testata ospita la rubrica segnalazione del cittadino. Una signora ci aveva contattato dicendo che mentre il suo cane girava in tale area pubblica, veniva inseguito da uno degli “associati”  che con un bastone cercava di colpirlo. La signora chiedeva spiegazioni e gli veniva riferito dai presenti che “quella era loro proprietà” e nessuno poteva entrare.

Qualche giorno dopo, un’altro lettore ci comunicava che era un ingiustizia il fatto che i comuni mortali dovessero pagare il grattino e i “privilegiati” parcheggiavano impunemente nell’area comunale a gratis.

Dunque giunti sul posto abbiamo verificato che il Comune di Aversa ha posto all’ingresso un cartello di DIVIETO DI ACCESSO grande quanto una casa. Ciò proprio per evitare che l’area fosse impropriamente utilizzata dai  “furbetti della sosta”. ma logicamente ad Aversa le regole sono fatte per essere trasgredite e i privilegi, anche se illegittimamente acquisito vengono spesso estesi a parenti ed affini, anzi ceduti a terzi dietro compenso di danaro.

In effetti abbiamo frequentato il posto fin dalle prime ore del mattino e abbiamo notato che sul posto venivano parcheggiate sempre le stesse auto, tutti i giorni, anche quando i soci dell’associazione erano assenti – precisiamo che nemmeno i soci possono entrare in quell’area. Il divieto di accesso vale anche per loro non solo per i comuni mortali. E’ bastato dunque fare normalmente il nostro mestiere per aprire il vaso di Pandora e anzi…… qualche “pentito” racconta che i proventi del “parcheggio” sono spartiti sempre dalle stesse persone e nonostante anch’esso guardasse le macchine!!

MA VI è DI PIU’!!

Il braccio armato “dell’associazione” è costituito da un arzillo vecchietto che ha quale propria tecnica quello di scagliarsi minacciosamente contro coloro ai quali non appare lecita la loro condotta per poi minacciare un falso infarto e chiedere di chiamare l’ambulanza. E’ successo anche a noi.  Siamo stati aggrediti dagli “associati” quando abbiamo chiesto semplicemente informazioni dato che ci stavamo occupando delle problematiche dell’intero parco Pozzi. Solo che noi ci siamo offerti di soccorrere il malcapitato e chiamare personalmente il 118 …. ma chiamare anche il 113! tanto è bastato a far desistere l’anziano truffaldino.

Il Comando dei Vigili Urbani venuto ha conoscenza delle condotte poste in opera, ha disposto a brevissimo l’installazione di un paletto per evitare il transito ai veicoli in quell’area.

A nostro sommesso parere le cose andrebbero approfondite e accertato anche un eventuale danno erariale creato da questi signori che usufruiscono, non si sa come, di questa struttura utilizzando acqua ed energia elettrica pagata da noi cittadini Aversani.

Sull’abusività non ci sono dubbi. Dalla documentazione dagli stessi esibita risulta una semplice richiesta, addirittura di “concessione” dell’area. Concessione logicamente non concessa e non concedibile. Ricordiamo che la concessione assicura il possesso incondizionato di un area o di un bene per 99 anni e non si capisce a che titolo questi signori dovrebbero averla. Al massimo potrebbe trattasi di un comodato d’uso gratuito che certamente non preclude i diritti dei legittimi proprietari, cioè i cittadini Aversani. E comunque che potrebbe afferire il solo container e non l’area…. e anche se fosse, perchè affidare la sede a questi signori preferendola ad altre associazioni che, contrariamente alla San Pio, fanno volontariato e attività culturali sul territorio?

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Redazione

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