Aversa. La Camera Civile incontra i candidati Sindaci

La riforma della geografia giudiziaria che ha portato alla soppressione di Tribunali e Sezioni distaccate in tutta Italia ha istituito un solo nuovo ufficio giudiziario: il Tribunale di Napoli Nord in Aversa. Detto tribunale, in uno all’istituendo giudice di pace circondariale, é chiamato a rispondere alle esigenze di giustizia di un territorio composto da 38 comuni, 19 in provincia di Napoli e 19 in provincia di Caserta, abitato da 1.200.000 persone (numero enorme se si tiene conto che l’intera Corte di Appello di Perugia, nella quale risiedono ben tre tribunali, serve una popolazione di appena 800.000 abitanti).

In tale territorio, invero, ricadono diverse, vivaci e proficue aree industriali: quella di Napoli, con i Comuni di Casoria, Arzano,
Caivano e Afragola; quella di Aversa Nord temere una; quella di Giugliano/Licola, nonché Comuni ad alta incidenza  delinquenziale e, per questo, il Tribunale di Napoli Nord è destinato ad essere, per numero di magistrati, per questioni trattate, per popolazione servita, il terzo e/o quarto ufficio giudiziario d’Italia.

Aversa, che pur si è distinta per la capacità politica di compiere quanto di propria spettanza per concorrere alla riconversione del cosiddetto Castello Aragonese da Scuola per la Polizia Penitenziaria a sede del nuovo Tribunale, da città di provincia sta via via assumendo ruoli e funzioni ben maggiori di quelle svolte da altre realtà italiane che, al contrario, sono capoluoghi di provincia e/o di regione.

La città è chiamata oggi alla sfida di essere quanto più accogliente possibile nei confronti delle migliaia di persone, dipendenti,
cittadini e professionisti che ogni giorno entrano in essa, sempre più numerosi in considerazione del vorticoso aumentare del numero dei processi, posto che il Tribunale è partito a cosiddetto carico zero. Peraltro, il tutto si sta realizzando anche nel periodo nel quale il Ministero della Giustizia ha quasi del tutto dismesso l’Ospedale Psichiatrico Giudiziario, liberando aree e locali che possono essere utilizzati per ampliare la disponibilità degli uffici e migliorare la relativa connessione con altre parti della città, prime tra tutte stazione ferroviaria e della metropolitana.

Ogni giorno in città entrano migliaia di utenti che, da un lato, hanno estremo bisogno di veloci e comodi servizi per l’accesso, quali parcheggi e mobilità interna, per il pernottamento, quali alberghi e bed & breakfast, per il ristoro, per lo studio e l’aggiornamento. Stiamo assistendo, all’aumento degli studi di professionisti che da altre zone della regione e anche da Napoli si stanno stabilendo in città in considerazione delle opportunità economiche costituite dalla presenza del nuovo ufficio giudiziario, nonché all’aumento delle attività di servizio per i professionisti. E tanto sta concorrendo, forse in modo disordinato, anche al recupero del centro storico, dapprima poco appetito.

Quanto innanzi impone una migliore gestione dell’esistente e una razionale previsione del futuro, ripensando a tutte le funzioni di supporto che la città può offrire al nuovo ufficio. Per questo motivo, quale organismo di rappresentanza degli avvocati civilisti, abbiamo ritenuto opportuno promuovere un incontro, che si terrà il prossimo venerdì 13 maggio 2016 alle ore 12:30 presso l’aula penale del giudice di pace di Aversa in piazza San Domenico, con i quattro candidati a sindaco della città di Aversa ossia:

in ordine alfabetico

· arch. Enrico de Cristoforo;

· avv. Giampaolo dello Vicario

· Dott.ssa Maria Grazia Mazzoni

· Ing. Marco Villano

che espressamente ringraziamo per la sensibilità e la disponibilità mostrata, per far sì che abbiano ben presenti nei relativi programmi le ineludibili esigenze nascenti dalle sfide costituite dai nuovi uffici giudiziari e prospettino le proprie idee in merito, pur sapendo che molto non è di esclusiva loro pertinenza ma che essi molto dovranno lavorare come interlocutori del Governo e della Regione Tanto in considerazione dell’ineludibile dovere di vigilanza e tutela che la legge impone agli avvocati a tutela dei cittadini nei rapporti con la giustizia, ribadendo la disponibilità della categoria forense a concorrere al miglioramento della città.

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Redazione

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