Aversa. Omicidio stradale e responsabilità sindaci, Aifvs chiede incontro con candidati

Finalmente è stata acclarata la responsabilità diretta di sindaci, assessori, manager, tecnici e di chiunque sia referente per un tratto di strada su cui avvenga un incidente con esito mortale”. Biagio Ciaramella, presidente della sezione aversana dell’associazione italiana familiari delle vittime della strada, commenta così la circolare che il Ministero dell’Interno sta inviando in questi giorni a Prefetture e Questure di tutta Italia.

Il reato – sottolinea la nota – ricorre in tutti i casi di omicidio che si sono consumati sulle strade (…) anche se il responsabile non è un conducente di veicolo” e questo perché “le norme del Codice della strada disciplinano anche i comportamenti posti a tutela della sicurezza stradale relativi alla manutenzione e costruzione delle strade”.

Questa circolare che fa riferimento all’articolo 14 del Codice della strada che impone a Comuni, Province, Aziende proprietarie delle strade di provvedere alla manutenzione accurata nei tratti di rispettiva competenza – commenta Ciaramella – ci riempie di soddisfazione e ci da occasione di chiedere a tutti i candidati sindaci un incontro per essere informati su come intendono garantire la sicurezza stradale ad Aversa che fino ad oggi è stata una cenerentola nei programmi delle varie amministrazioni comunali”.

Riteniamo che fare chiarezza su questo tema sia importante anche al fine di acquistare consensi elettorali perché – continua Ciaramella – per il prossimo sindaco di Aversa, e per tutti quelli coinvolti nella gestione delle strade cittadine, non tenere conto di questa problematica, come si è fatto fino ad oggi permettendo che le strade si riempiessero di buche, potrebbe avere gravi conseguenze personali dal momento che la circolare ministeriale afferma esplicitamente che se i responsabili della realizzazione e manutenzione delle arteria venissero riconosciuti colpevole di omissioni o trascuratezze, dovrebbero pagare di persona essendo l’omicidio un reato ascrivibile solo ad un individuo e non agli enti genericamente preposti che, fino ad oggi, non hanno mai pagato alcunché”.

Per questo chiedo ai candidati sindaci un incontro per dibattere il problema, da realizzarsi prima del voto di giugno”, conclude l’esponente dell’Aifvs.

Redazione

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