Caserta. Caserma Sacchi, WWF: “Ennesimo episodio di sperpero di denaro pubblico”
Il Wwf Caserta O.A., da oltre 30 anni denuncia i numerosi e continui attacchi speculativi ai danni del tessuto urbanistico della città, che hanno visto scomparire sotto le ruspe, interi pezzi di storia di Caserta (palazzo Catemario, palazzo Tammaro ecc.) per fare posto ad un malinteso (e interessato) bisogno di “modernizzazione”. Spesso abbiamo conseguito soddisfacenti vittorie, ma stavolta siamo costretti a segnalare un gravissimo spreco di denaro pubblico per un’opera che consideravamo una vittoria della partecipazione delle migliori forze civili della città.
La denuncia riguarda l’edificio storico denominato Caserma Sacchi – adiacente all’area ex Macrico, già Palazzo Vescovile, che è uno dei pochissimi edifici antecedenti la Reggia Vanvitelliana, sopravvissuto ai conflitti bellici e alle demolizioni selvagge del dopoguerra. Negli anni ’90 una mentalità più attenta alla conservazione del patrimonio urbanistico ha fatto nascere comitati e movimenti a difesa della conservazione e promozione del restauro conservativo di questa splendida struttura, di notevole estensione e consistenza volumetrica : equivalente, per estensione, a n.2 campi di calcio (superficie totale del lotto: 14.000 mq – superficie coperta: 2.700 mq- volumetria esistente : 80.100 mc – volumetria di progetto: 28.000 mc).
Ebbene allo stato attuale, i numerosi locali non utilizzati, nonostante il restauro, versano in uno stato di degrado avanzatissimo ed evidente (vedi foto allegate) : sono stati lasciati inutilizzati, incustoditi, preda di atti vandalici, di infiltrazioni non segnalate e quindi non riparate, di degrado generalizzato.
Da ricordare che l’ex Caserma Sacchi, dopo un iter burocratico lungo e complesso per l’aggiudicazione dei lavori, finalmente nel 2011 la gigantesca struttura viene resa fruibile, in minima parte, con il trasferimento di alcuni settori dell’Amministrazione Comunale, con un evidente risparmio dei canoni di locazione ai privati. Poi tutti i progetti di valorizzazione della parte restante dell’edificio, grazie alla miopia gestionale dei nostri amministratori è restata “lettera morta”.
L’ex Caserma Sacchi non può e non deve diventare un altro esempio di dissennata gestione delle nostre risorse economiche e architettoniche: vigileremo affinché il futuro Sindaco di Caserta, metta in agenda un progetto di utilizzo della struttura, insieme alle altre annose problematiche della ns. città, anche questo ennesimo episodio di spreco imperdonabile di risorse pubbliche.