Castellammare, M5S: “Scelta di Pannullo figlia di faida e veleni”‏

Il dibattito da saloon, tipico di ogni assemblea Pd, ha partorito l’ultimo paradosso. La candidatura del ‘riformista’ Antonio Pannullo è la conclusione più logica di una becera storia di divisioni, veleni, risse, schiaffeggiate pubbliche, voltafaccia e correnti in lotta. Come pretende di essere credibile un partito che vive un’eterna faida interna, con mille anime in guerra tra loro? La pagliacciata di Castellammare ricorda quella di Napoli, dove non c’è l’accordo neppure sui nomi di lista e dove il candidato sindaco Valente è frutto di un pezzente scambio di monetine ai seggi”. E’ quanto affermano il senatore del Movimento 5 Stelle, Sergio Puglia, e il candidato sindaco M5S a Castellammare di Stabia, Vincenzo Amato.

L’immobilismo che vive oggi Castellammare – sottolineano Puglia e Amato – è la conseguenza di quella faida, ancora in corso, che ha condotto alla scelta di Pannullo. Un guerra che portò alla cacciata di Nicola Cuomo dopo nemmeno mezza consiliatura e che fino all’ultimo istante ha minacciato di correre con una sua lista. E non sorprende l’accordo che il Pd ha stretto anche a Castellammare con Ncd, in linea con quel vergognoso patto di Governo che da due anni sta mandando a gambe all’aria il paese”.

Aspettiamo ora l’entrata in scena dei soliti faccendieri,  figuranti e comparielli che si rifanno vivi esclusivamente alla vigilia di ogni elezione con i volti da questuanti e la solita becera richiesta: ‘Mi devi dare una mano’. Per poi sparire fino alla prossima chiamata al voto. E’ contro questo sistema – concludono il senatore e il candidato sindaco M5S – che il Movimento 5 Stelle scende in campo, forte di una coerenza che ha espresso i nostri candidati già da tempo e di un programma scritto con la città e per la città”.

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Redazione

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