Comunali Aversa. Villano alla Maddalena: “Basta raccontare favole su aree strategiche”

“Mentre qualche candidato preferisce raccontare favole sulle aree strategiche io ho scelto la strada della verità e dell’onestà intellettuale perché la gente è stufa delle promesse elettorale, sono benzina per l’antipolitica”. Lo dichiara il candidato sindaco del centrosinistra di Aversa Marco Villano che nel pomeriggio di oggi si è recato negli spazi della ex Maddalena in compagnia di Stefania Covello, responsabile nazionale Pd Mezzogiorno e Fondi Europei, la segretaria regionale Pd Assunta Tartaglione e Lucia Esposito, presidente del Tavolo regionale del partenariato economico e sociale. Sul posto ad attenderlo c’erano, in presidio, gli attivisti dell’Ex Falegnameria, i quali dal basso hanno avviato un’azione di recupero di alcuni locali che da oltre un ospitano attività sociali.

“Mi sono confrontato apertamente con loro perché in politica non c’è cosa più bella del confronto soprattutto quando la si pensa diversamente e si ragiona su piani differenti. Ho cercato di far capire che il comune, che non è proprietario dell’area, da solo può fare ben poco. C’è bisogno, dunque, di accendere dei riflettori con le istituzioni nazionali ed europee per cercare finanziamenti in grado di recuperare la memoria della struttura e farla tornare funzionale alla comunità. Mi sono impegnato anche a tornare lontano dalla campagna elettorale perché non ci interessano le passerelle ma solo trovare soluzioni ai problemi. Abbiamo tutti un obiettivo comune: evitare speculazione e cemento”. “Ringrazio Stefania Covello, Assunta Tartaglione e Lucia Esposito per aver dato attenzione alla nostra città e ad un bene come quello della Maddalena per il cui futuro c’è bisogno di una vera sinergia tra istituzioni”. In tema di progettazione e finanziamenti Villano ha discusso di alcuni importanti progetti che trovano spazio nel suo tra cui il Parco del Carmine che “consiste nel recupero dell’area Verde che va da via Platani alle Palazzine fino alle case popolari. Quest’area abbandonata può diventare un parco che esalti le qualità architettoniche del cole montale, oltre che da stimolo per il suo recupero”. Il Parco delle Mura normanne per “valorizzare quelle aree non edificate prospicienti le vecchie mura”. E, infine, ma non per ordine di importanza c’è il progetto per il recupero del parco dell’Opg: “Siamo contrari al carcere – ribadisce Villano – e pensiamo che una parte dell’insula vada restituita alla città abbattendo le mura”.

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Redazione

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