Comunali. Il CdS ammette le cinque liste escluse di Napoli Popolare e quelle del PD
I Giudici di Palazzo Spada, nell’accogliere la linea difensiva degli appellanti, difesi dagli avvocati Arturo Massimo ed Enrico Soprano, con decisioni ispirate all’applicazione del principio di strumentalità delle forme, hanno riammesso alla competizione elettorale le liste di Napoli Popolare nella prima, terza, quinta, nona e decima Municipalità e quelle del Partito Democratico di Bagnoli-Fuorigrotta e Barra-Ponticelli-San Giovanni a Teduccio, ricusate dalle rispettive Sottocommissioni elettorali di Napoli, per la riscontrata mancanza della dichiarazione di collegamento dei delegati di lista con il candidato alla carica di Presidente della Municipalità.
Il collegio giudicante della terza sezione del Consiglio di Stato adìto, dando prevalenza alla sostanza sulla forma, ha ritenuto che il collegamento tra la lista ed il candidato Presidente della Municipalità risulta nella dichiarazione di presentazione della lista dei candidati per l’elezione del Consiglio Municipale da parte dei relativi sottoscrittori che, tra l’altro sono coloro che indicano i delegati di lista, e che tale modalità è idonea al raggiungimento dello scopo con la medesima efficacia e celerità della modalità prevista dalla normativa di riferimento secondo cui la dichiarazione di collegamento in questione è espressa dai delegati lista.