(FOTO) Aversa. Parte la battaglia contro le affissioni illegali
Parte da Aversa la battaglia contro le affissioni illegali. Sotto l’occhio attento di alcuni cittadini attivisti sono finiti i poster per la propaganda elettorale. Proprio negli ultimi giorni, infatti, si è diffusa la cattiva abitudine di coprire finanche i manifesti funebri, decisamente un passo falso per chi si candida a sedere nel Consiglio Comunale.
Intanto, la Prefettura ha deliberato l’atto con cui sancisce la collocazione delle apposite bacheche per la propaganda elettorale lungo il territorio comunale, predisponendo un’area per ogni frazione e il Comune attraverso l’ufficio elettorale ha assegnato gli spazi ai candidati, come mostra il documento che pubblichiamo, e ciò nonostante di tali spazi se ne appropriano altri candidati che non ne hanno il diritto. Un fenomeno, che si è trasformato in un diffuso malcostume: non solo si imbratta la città ma non si rispettano nemmeno le regole riguardanti il pagamento dei previsti tributi. Guerra ai manifesti abusivi, in città appena iniziate ufficialmente le elezioni è partito scempio di molti candidati, tra cui volti noti della città ed ex amministratori comunali, che stanno invadendo con manifesti abusivi ogni dove della città, persino luoghi pubblici, abitazioni private, muri, finestre, balconi, alberi e cartelli stradali, come ha fatto qualche candidato che ha piazzato vicino una farmacia il manifesto telato sul palo del divieto stradale, o un altro candidato che su muro della metropolitana ha messo il suo manifesto, occupazioni di tabelloni assegnati di cui molti, specie avvocati candidati, se ne stanno appropriando indebitamente, è una guerra, che non risparmia nessuno.
«Negli spazi di affissione del Comune – denunciano – da giorni si sta registrando il fenomeno di manifesti abusivi che stanno imbrattando e bacheche pubbliche, coprendo finanche i manifesti funebri. Non sto parlando degli spazi elettorali che ancora neanche sono posizionati, ma dei punti di affissione comunali che sono a pagamento e della comunità, quindi auspico un appoggio del Commissario prefettizio a farsi valere. Vi chiedo un aiuto, fotografando il luogo per poi sporgere denunzia, chiedendo al Comune che le ammende siano pesanti e deterrenti».
«Eppure, al riguardo – sottolineano i cittadini – i regolamenti comunali non lasciano spazio ad alcuna interpretazione, ma evidentemente le scarse attività di vigilanza e deterrenza hanno generato una sostanziale anarchia nel campo delle affissioni di manifesti e striscioni elettorali. Proprio per richiamare l’attenzione sul tema, così come per tutti gli aspetti legati al decoro urbano, ci sono giunte numerose foto di manifesti abusivi che per questione di spazio non pubblicheremo tutte ma li consegneremo alle autorità competenti, al fine di sollecitare chi deve vigilare e sansionare a farlo e ad intraprendere azioni più incisive per contrastare il fenomeno; la natura elettorale consente sempre, anche in assenza di flagranza, di risalire in maniera inconfutabile ai “mandanti” delle affissioni, solitamente eseguite da ragazzi dietro modesti compensi”.
Christian de Angelis