Maltrattamenti nelle scuole, Sgambato: “Siamo dalla parte dei ragazzi e degli insegnanti”

Nei giorni scorsi una maestra di una scuola elementare di Macerata Campania in provincia di Caserta è stata arrestata per maltrattamenti sui bambini che erano stati a lei affidati“. Lo scrive l’On. Camilla Sgambato all’indomani dei noti fatti di cronaca nella scuola di Macerata Campania.
Un episodio sconcertante che impone una riflessione: la scuola, infatti, rappresenta uno dei contesti più importanti di vita dei bambini e dei ragazzi e concorre, insieme alla famiglia, allo sviluppo della loro personalità. Deve essere, dunque, non solo un luogo protetto ma anche uno spazio entro cui i bambini matureranno le loro attitudini e le loro capacità cominciando a sviluppare la propria identità. Per queste ragioni, l’ambiente scolastico deve presentarsi in via esclusiva come un ambiente di crescita e di apprendimento dove si impara a relazionarsi con gli altri e non può recare elementi che spingano gli alunni a stati di grave malessere che compromettano il loro percorso formativo e il loro equilibrio emotivo“.
Ora, oltre il fatto specifico di una gravità inaudita sul quale sono già intervenute le forze dell’ordine, credo sia necessario avviare una riflessione sul rinnovato ruolo dell’insegnamento e sui cambiamenti che stanno attraversando la nostra scuola che, dopo anni di immobilismo, sta cercando di proiettarsi verso il futuro, migliorando i suoi standard e raggiungendo i parametri imposti dall’Europa. In questo senso, mi pare assai importante che con la Buona Scuola si sia deciso di intervenire su alcuni temi fondamentali partendo da una premessa fondamentale: sono gli insegnanti a fare la qualità della scuola e quindi dobbiamo disporre di docenti di qualità e metterli nelle condizioni di lavorare il meglio possibile. In questo senso, – prosegue la deputata Pd – abbiamo dato delle risposte concrete dopo molti anni di mancate promesse: siamo finalmente intervenuti sulle modalità del reclutamento dei docenti e abbiamo riconosciuto il merito anche attraverso forme premianti, ma il problema non poteva essere risolto se non fossimo intervenuti anche sulla formazione in servizio dando un segnale preciso. Su questo aspetto cruciale, infatti, abbiamo investito ingenti risorse fissando un principio fondamentale e cioè che l’aggiornamento permanente dei docenti è lo strumento indispensabile per fare una scuola che sia all’altezza dei cambiamenti che attraversano la nostra vita. La società del futuro sarà una società che si fonda sulla conoscenza e, proprio in questa prospettiva, i sistemi di istruzione devono evolversi a partire dagli insegnanti che sono e saranno gli attori del cambiamento. L’istruzione e la formazione diventeranno ancora di più i principali vettori d’identificazione di appartenenza, di promozione sociale e di sviluppo personale. 
Il nostro avvenire dipenderà dalla capacità di mettere gli insegnanti nelle condizioni di accompagnare questa fase di transizione dandogli gli strumenti necessari per migliorare le competenze dei propri studenti e i loro risultati individuali“.
Sgambato evidenzia in conclusione anche le conseguenze in termini di impatto sociale ed educativo scaturite dal caso ultimo della violenza nella scuola casertana così come dei precedenti nei diversi altri istituti italiani:
Per questo la storia di Macerata Campania oltre la tristezza infinita di un episodio drammatico di violenza e emarginazione, produce un danno irreparabile ai bambini che, nella scuola devono trovare l’ambiente dove sviluppare la loro identità, le loro attitudini in modo libero e sereno, rappresenta tutto ciò che la scuola non dovrebbe mai offrire. I docenti, o almeno quelli che vogliono dirsi tali, devono vivere in una realtà impregnata di cultura, devono essere sensibili e informati, devono entrare in classe giovani e pieni di entusiasmo, devono amare le arti e devono avere la pazienza e l’amore che questo lavoro impone; solo così potranno prendere per mano i ragazzi e aiutarli a capire il mondo nel quale vivono. Questo Governo sta lavorando, nonostante alcuni istinti conservatori, proprio in questa direzione perché quella stanchezza, quella frustrazione, quel vuoto che ha vinto a Macerta Campania, venga sconfitto dalla voglia di ogni docente di essere agente del cambiamento che stiamo vivendo. Noi siamo dalla parte dei ragazzi e dei loro insegnanti“.
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Redazione

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