Napoli. Vertenza Edenlandia, incontro tra sindacati e proprietà
Oggi i Sindacati e l’azienda Edenlandia si sono incontrati per discutere ed illustrare i vari aspetti del nuovo cronoprogramma che prevede l’apertura del parco nei prossimi mesi.
Il parco dei divertimenti di Napoli, realizzato nel 1965, è chiuso al pubblico dal 2013; si vuole ricordare che Edenlandia è stato il primo parco giochi europeo per grandi e bambini. I lavori di restauro, al momento, riguardano le arcate monumentali del complesso che risale al periodo anteguerra. Queste sovrastano l’ingresso del parco di via Antoniotto Usodimare.
I lavori hanno suscitato una ragionevole speranza di apertura del luna park Napoletano. Nel prossimi giorni inizieranno i lavori che interesseranno l’area Kids, dedicata ai bambini, a ridosso della Porta Piccinato e anche il Palaeden. Dai prossimi giorni saranno impiegati anche alcuni lavoratori della precedente gestione che tuttora sono in Naspi, cioè il sussidio di disoccupazione vigente con la nuova normativa. L’azienda ha assicurato che nei prossimi mesi, secondo le necessità, saranno impiegati man mano tutti i lavoratori ora nel suddetto Naspi.
“Valutiamo con un cauto ottimismo le notizie fornita dai vertici aziendali. Ovviamente restano tutte le preoccupazioni per il rispetto dei tempi – dichiara il Segretario Regionale della Uilcom Massimo Taglialatela – considerato che l’apertura, prevista inizialmente per lo scorso dicembre 2015 e poi differita al 20 aprile di quest’anno, è ancora slittata. Il tavolo della trattativa con l’azienda si è aggiornato, per la sua prosecuzione, a fine giugno anche per valutare l’andamento dei lavori e verificare quando altri lavoratori saranno chiamati in servizio. Ovviamente il sindacato vigilerà con attenzione – conclude il leader della UilCom Regionale – tenuto conto che già alcuni lavoratori hanno terminato il periodo del Naspi e comunque tutti i dipendenti dovranno rientrare al lavoro con la riapertura completa del parco prima che il Naspi termini come previsto dai tempi tecnici cioè, in questo caso, nel maggio 2017”.