(VIDEO) Caivano. Il piccolo Antonio Giglio ucciso come Fortuna
Ai microfoni di Fanpage.it parla la sorella di Raimondo Caputo, accusato di essere l’orco che ha violentato e ucciso brutalmente la piccola Fortuna Loffredo gettandola dall’ultimo piano del palazzone dell’Iacp al Parco Verde di Caivano. La donna riferisce che un anno prima, quando cadde con modalità simili il figlio di Marianna Fabozzi, Antonio Giglio, lei era presente nella casa. Smentisce la versione ufficiale fornita dalla donna, secondo cui il piccolo era caduto perché si era sporto troppo per guardare l’elicottero dei carabinieri durante un blitz contro le piazze di spaccio. Secondo la sorella del presunto orco: “La Fabozzi aveva in braccio Antonio e si era affacciata con lui. Io credo che lo abbia spinto lei giù, perché lei lo aveva preso in braccio”. La coppia si recò a casa della donna per convincerla a mentire ai Carabinieri che stavano conducendo le indagini: “Venne Titò qua e mi disse che dovevo mentire agli inquirenti. L’ho fatto picchiare dalle donne mie amiche, perché anche io sono una mamma e non posso pensare di non dire la verità su quello che ho visto”.