Ballottaggio Napoli. De Magistris: “Il mio è un movimento popolare e parlo a tutti”

Ho avuto una squadra molto forte di donne e uomini che hanno lavorato in autonomia, con coraggio ed abnegazione e con sacrificio raggiungendo risultati enormi tanto che la fotografia di Napoli è completamente cambiata. La città è prima in Italia per turismo, senza più emergenza rifiuti, con una grande energia culturale“. Lo ha dichiarato il sindaco Luigi de Magistris ai microfoni di Sky Tg 24.

Squadra che vince non si cambia ma siccome io ho dato un metodo nuovo, che è quello di decidere tutti insieme, allora deciderà la città: per ogni passo – sottolinea – che si andrà a fare, immediatamente dopo il ballottaggio, avvieremo un confronto con tutte le persone che hanno sostenuto e voluto la vittoria per stabilire la squadra migliore per governare Napoli e la città metropolitana nei prossimi cinque anni“.

Per il ballottaggio, mi appello a tutti gli elettori e le elettrici, agli astenuti, a quelli che hanno votato per il Pd, il movimento 5 Stelle, a quelli che non si riconoscono nel centro destra di Gianni Lettieri: in questi anni penso di avere rappresentato la città, senza colori politici precostituiti: il mio è un movimento popolare e parlo dunque a tutta la città. Per noi – ribadisce – non è stata una campagna elettorale velenosa, perchè come sempre io sono stato fra la gente e con la gente: non mi sono fatto trascinare nella campagna dei dossier, di chi non ha argomenti. Abbiamo le mani pulite, da tempo ho segnalato episodi strani, e fatti avvenuti fuori i seggi. Ci appelliamo alla stragrande maggioranza dei napoletani, che sono onesti, di votare il sindaco che è contro la corruzione, lontano dal malaffare, contro le mafie, contro i brogli per una città lontana dalla questione morale“.

Il mio primo atto appena riconfermato? Continuerò a fare ciò che ho fatto fino all’ultimo minuto prima del 19 giugno, lavorare per i napoletani e la città fino a 18 ore al giorno. Ho sentito tante promesse che riguardano il lavoro, le case, il denaro, sanatorie. Tutte balle per la propaganda. Noi senza un euro abbiamo amministrato una città che era morta. Io proseguirò a impegnarmi nella direzione fino ad ora tenuta e sono talmente gli atti che firmeremo nei prossimi che sbalordiremo le aree in difficoltà, le cosidette periferie. Ciò che contesto al mio competitor – conclude – è non avere affrontato contenuti programmatici ma ha cercato sin dall’inizio l’attacco personale al sindaco attraverso una campagna di denigrazione complessiva della città lontano dalla realtà“.

Redazione

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