Casal di Principe. Asilo nido, Dassis: “Questa struttura è una risposta alla criminalità”
«Così come la criminalità non ha frontiere, anche il contrasto alle mafie non deve averne. Questa struttura è una risposta europea al malaffare». Così, con parole cariche di significato, Georges Dassis, presidente del “Cese”, il Comitato economico e sociale europeo, ha concluso il suo intervento a Casal di Principe. Dassis, a capo di una delle più importanti istituzioni dell’Unione, oggi pomeriggio (16 giugno), è stato ospite della cerimonia d’inaugurazione de “Il Sogno”, il primo asilo nido pubblico sorto nei sei Comuni soci del consorzio Agrorinasce, in via Bologna, 33.
L’asilo è stato realizzato, peraltro, su un bene confiscato, l’ex villa-bunker di Francesco “Cicciariello” Schiavone, cugino del più noto Francesco “Sandokan”. Dassis ha accolto l’invito rivoltogli dal sindaco della città, Renato Natale, a testimonianza del fatto che Casale e gli altri Comuni del comprensorio sono, ormai, un modello nazionale ed europeo nella gestione dei beni confiscati. L’asilo, che potrà ospitare fino a 20 neonati, sarà gestito dalla cooperativa sociale “Eva Onlus”, presieduta da Daniela Santarpia.
«Attraverso il gioco – ha assicurato Santarpia – stimoleremo lo sviluppo armonico della personalità dei bambini, promuovendone l’autonomia e la socializzazione». Il rito della benedizione è stato officiato dal vescovo di Aversa, Angelo Spinillo, e alla cerimonia del taglio del nastro era presenti, oltre a Dassis e a Natale, Marco Del Gaudio della Direzione nazionale antimafia; Giovanni Allucci, amministratore delegato del consorzio Agrorinasce; Camillo Cantelli, presidente nazionale Arciragazzi, ed Ernesto Di Mattia, dirigente responsabile dell’ambito di zona con capofila il Comune di Lusciano.
«La riconversione a uso sociale del bene – ha dichiarato Allucci – è stata finanziata dalla Regione Campania con 350mila euro ottenuti dall’Europa attraverso il Por Ob. Conv. 2007-2013. I lavori di ristrutturazione, come, del resto, è già accaduto per altri immobile, sono stati lunghi e complessi, perché si è trattato di trasformare una villa abusiva di un privato in un asilo nido pubblico, la cui regolamentazione edilizia è molto severa».
«Questo giorno, reso speciale dalla presenza di Dassis – ha aggiunto e concluso il sindaco –, è per Casal di Principe motivo di grande orgoglio. Abbiamo aperto il primo asilo nido pubblico della zona: andrà a incrementare l’offerta dei servizi sociali rivolti ai genitori che lavorano e consentirà agli enti dell’ambito di zona di partecipare a progetti e di intercettare altri fondi dedicati per intensificare le misure a supporto della famiglia e, in particolare, delle donne in cerca di occupazione».