Caserta. Al Buonarroti la festa di saluto alla preside Di Pippo
Un’esplosione di emozioni, ricordi, sorrisi e tante lacrime, molti applausi e toccanti discorsi carichi di emozione: questa in sintesi la cerimonia organizzata nella mattinata di lunedì 13 giugno nell’ampio atrio dell’Istituto Tecnico “Michelangelo Buonarroti” di Caserta in onore della preside Antonia Di Pippo nel giorno del suo onomastico e compleanno. Una festa “istituzionale” preparata nei minimi dettagli da docenti, alunni e personale ata per salutare e ringraziare la loro dirigente che il prossimo 1° settembre andrà in pensione, dopo 42 anni dedicati interamente alla scuola, di cui 30 come preside dei quali 14 a capo dell’istituto di viale Michelangelo.
Un punto di riferimento per molti, un vulcano di idee e di energia, una preside severa e ligia al dovere, una persona riservata ma tenace e sempre entusiasta, con tanta voglia di fare, di cambiare e di lottare contro tutto e tutti, anche se queste si chiamano Istituzioni, sempre nel rispetto della legalità e dell’onestà intellettuale. Tanti gli ospiti che non sono voluti mancare alla cerimonia a testimonianza della forte stima che provano per la preside: tra gli altri, l’onorevole Paolo Broccoli, il provveditore Antonio Mascolo, gli ispettori Gaetana Conti ed Emilio Ambrisi, la funzionaria della Provincia di Caserta Mafalda Di Caprio, gli ex dirigenti scolastici Giuseppe De Angelis e Rolando Cusano (già preside del Buonarroti), la neodirigente Antonella Sapone (già vicaria storica del Buonarroti), i rappresentanti sindacali, lo storico segretario del Buonarroti Franco Pascarella ed il professore Agostino De Crescenzo, tra i fondatori nel 1963 dell’Itg Buonarroti, padre Adriano Sella giunto per l’occasione da Padova, il professore Luigi Smaldone, il dottor Roberto Malinconico e tanti, tanti amici della scuola, ma anche ex docenti, personale ata ed alunni: un atrio gremito per tributare un giusto riconoscimento ad una persona esempio di moralità e di servizio, punto di riferimento della scuola casertana.
“Con la Di Pippo, dirigente di una grande onestà intellettuale, autorevolezza e concretezza – ha ricordato a tutti la preside Sapone – tutti abbiamo avuto le spalle coperte”. Assente “giustificato” il Capo Dipartimento del Miur Luciano Chiappetta, intervenuto al Buonarroti per il 50esimo anniversario dell’istituto, che ha inviato una nota in cui ha ringraziato la preside per “l’instancabile dedizione alla scuola e per gli splendidi risultati raggiunti”. Il provveditore Antonio Mascolo, dal canto suo, ha anche aggiunto di aver sentito telefonicamente il dottor Chiappetta, impegnato a Roma con il Ministro dell’Istruzione Stefania Giannini, che gli ha riferito che il Ministro si associa a tutti coloro che festeggiano la Di Pippo dopo aver ascoltato il responsabile del Miur parlare dello straordinario lavoro svolto dalla dirigente per la scuola. Lo stesso provveditore, dopo aver espresso lusinghiere parole per l’attività espletata in questi lunghi anni, consapevole di aver conosciuto una grandissima preside, vera educatrice della scuola e grande testimonianza per l’Italia intera, le ha augurato di continuare ad elaborare altri progetti per l’intera scuola casertana.
In realtà la Di Pippo è stata già “precettata” da Don Antonello Giannotti intervenuto alla cerimonia per consegnarle la Benedizione Apostolica del Santo Padre Francesco per il suo 65esimo compleanno. “Una goccia d’acqua pulita in un mare in cui si è rispecchiato l’amore di Dio” così le ha detto padre Antonello ripensando a Madre Teresa di Calcutta e associandola poi ad un motto per evidenziare la grande caparbietà di Antonia: “Lotterò e l’otterrò” e già l’ha ingaggiata per il prossimo primo settembre per le varie attività della parrocchia. Parole di ringraziamento sono state inviate anche da parte di Suor Cecilia della Missione Carlo Liviero Home di Embù in Kenia per “la sensibilità-vicinanza e solidarietà concreta che il Buonarroti profonde da anni nei confronti degli ex ragazzi in essa assistiti”.
Diversi momenti commuoventi hanno caratterizzato la manifestazione, organizzata, tra gli altri, dai professori Enzo Modarelli, Peppe Cecere, Anna Di Chiacchio, Elena Perone, Rosaria Di Monaco e Daniela Masi e condotta dalla professoressa Gilberta Materazzo: la visione di un video che ha
ripercorso la sua lunga carriera dirigenziale con un riferimento alla sua prima sede nel 1988 in Trentino a Pergine Valsugana fino ad arrivare al “suo” Buonarroti nel 2002; la consegna di diverse targhe ricordo da parte dei docenti, degli alunni e degli ex alunni del Buonarroti e dei docenti del Foscolo di Teano, l’ascolto di brani musicali e poi tanti interventi. La vicaria storica Antonella Sapone, oggi dirigente scolastica dell’I.C.2 – Valle di Maddaloni, ha ricordato il profondo cambiamento operato dalla Di Pippo al Buonarroti, “tant’è – ha affermato – si dice il Buonarroti della Di Pippo: la prima ad arrivare alle 7,30 e l’ultima ad andare via alle 21,30. La nostra scuola è aperta di pomeriggio da tempo immemore, da quando c’è il Sirio, ben prima dello slogan lanciato dall’assessore regionale Corrado Gabriele “Scuole Aperte”. La sapone ha poi ricordato le creature della Di Pippo: lo storico indirizzo geometra, il suo preferito, l’agrario, il turistico, il biotecnologico, poi le new entry: amministrazione finanza e marketing, sistema moda, comunicazione e grafica. Ha quindi sottolineato, in controtendenza rispetto alle altre scuole della città e della provincia, il bassissimo numero di scioperi degli studenti ed un solo giorno di occupazione: ciò grazie alla autorevolezza di Antonia di Pippo che ha saputo creare un ottimo rapporto con i suoi alunni. “Il suo obiettivo è stato sempre chiaro – ha spiegato – innalzare le competenze degli alunni, offrire opportunità di formazione, coltivare i talenti dei ragazzi”. Presente all’evento anche una delegazione dell’Isis “Foscolo” di Teano, dove la preside è stata dal 1989 al 2002, tra loro una sua ex alunna, ora docente, le hanno offerto una targa in cui hanno espresso tutto il loro ringraziamento per i traguardi raggiunti e quanto ha dato a generazioni di studenti.“Mi avete trasformata in un mito”, ha così esordito la dirigente che si è detta molto contenta della festa che ha trovato davvero speciale. “Rifarei tutto – ha aggiunto – errori compresi. Ed ha spiegato la ragione della sua decisione di andare in pensione. “Lascio perché sono stanca, non tanto perché sono invecchiata, quanto perché mi hanno rubato l’orizzonte di senso del fare scuola. Non sono utile a questo tipo di scuola”. La Di Pippo ha ripercorso brevemente la sua carriera professionale iniziata verso la metà degli anni settanta con una scuola di una grande vivacità intellettuale. Da allora ci sono stati profondi cambiamenti. Vede davanti a lei il declino della scuola alla quale ha dato tutta se stessa: è stata la sua seconda casa; ma ora non si ritrova più. Secondo il capo dì istituto il tracollo è iniziato con la legge n. 53 che sembrava una grande legge, ma non lo era perché troppo appiattita sui “saperi”. Il peggio doveva ancora venire: la Riforma Gelmini nel 2010 che fa acqua da tutte le parti ed è stata preceduta dai tagli di cattedre di Tremonti, definito dalla Di Pippo, il ragioniere miope. Una riforma che ha distrutto i tecnici ed i professionali con un curricolo che devasta l’intelligenza. “Non posso fare più nulla – ha ammesso – non ho alcuno strumento giuridico che posso utilizzare contro questa riforma”. Il suo principale punto di riferimento rimangono i giovani. “Continuate ad amarli – ha detto rivolgendosi all’attenta commossa platea – hanno diritto ad avere una scuola che li educhi e li istruisca”. Ha confessato che la presidenza non era nei suoi piani, ma la decisione è stata improvvisa, una mattina di maggio, dopo aver letto su un giornale in edicola del concorso a preside per le scuola medie. Ha trascorso 28 anni da preside, ha ricordato con affetto il meraviglioso anno della sua prima sede a Pergine Valsugana presso l’IIS “Marie Curie” (la cui vicaria ha inviato in una nota un saluto ed un ringraziamento), poi il trasferimento a Teano, presso l’ITCG “Foscolo” dove è rimasta per 13 anni e dove si è spesa tanto per far crescere la scuola (è stata la prima dirigente ad organizzare corsi per adulti finanziati dai caseifici locali). Poi il geometra Buonarroti, dal 2002. Qui, tra l’altro, ha rinnovato gli uffici e l’Aula Magna, acquistato i laboratori, realizzato il Museo Michelangelo di cui va molto fiera e che quest’anno è stato riconosciuto come rete museale di Terra di Lavoro. “42 anni in una valigia non ci stanno. Buona vita a tutti!” Ha così concluso la dirigente Di Pippo. E’ seguito il taglio della torta, un “dolce” rinfresco ed un brindisi augurale.