Comunali Salerno. Sacco: “Mi pongo al servizio dei cittadini”
Il candidato per il Consiglio comunale di Salerno, Emanuele Sacco, per la lista “Moderati per Salerno”, a sostegno del candidato sindaco Vincenzo Napoli, interviene a chiusura della campagna elettorale per le Amministrative del 2016, in programma domenica 5 giugno, con urne aperte dalle ore 7 alle ore 23: “E’ per me un’esperienza nuova ma estremamente costruttiva, essendo alla mia prima prova elettorale e non avendo genitori o parenti politici ho adottato una strategia personale allontanandomi un pò dagli schemi tradizionali. Da cittadino ho voluto interfacciarmi con altri cittadini di tutte le età e ascoltare le loro considerazioni, le loro perplessità ma anche la loro delusione nei confronti di una politica inconcludente. Molti sono disorientati per la grande quantità di candidati e la possibilità di dispersione di voti, altri sono scoraggiati perché non vedono alternativa di rinascita dell’economia; altri ancora sono seriamente preoccupati per la sorte dei propri figli, che nonostante abbiano maturato delle qualifiche non vedono prospettive di lavoro. Ebbene ho fatto miei tutti questi stati d’animo e ho elaborato dei progetti che potrebbero dare nuovi input alla nostra amata Salerno. Sono fortemente convinto che non esistono posti di lavoro in attesa di essere distribuiti, ma ho la certezza che ci sono ottime prospettive e progetti che possono creare posti di lavoro e vi garantisco che sto lavorando seriamente su questi programmi. Mi consiglio con persone altamente qualificate come l’On. Guido Milanese, la dott.ssa Gabriella Natale, il prof. Mario Capunzo, che hanno immediatamente apprezzato la qualità e la fattività della mia idea riguardante la creazione di un marchio DOP per la Dieta Mediterranea. A prescindere dalle elezioni voglio contribuire, impegnando la mia energia e il mio entusiasmo per creare i presupposti per farci sentire gratificati e realizzati e poterci dedicare al lavoro per cui abbiamo attitudine e competenze senza doverci adattare, per necessità o disperazione alla prima offerta di lavoro che ci viene offerta e, principalmente, senza essere costretti a lasciare la nostra città e i nostri affetti”.