Aversa. Il Parco Pozzi: si può fare di più

Periodo di decisionismo politico delicato, l’interpartitico prende il sopravvento, ascoltare tutti e giungere alle dovute conclusioni risulta complicatissimo. A volte è importante porsi con uno sguardo un po’ distaccato per ricordare che nel frattempo la cittadina langue. Un piccolo e grande esempio? Il Parco Pozzi, così precostituito dal compianto sindaco Giuseppe Sagliocco e pochi giorni fa inaugurato dalla attuale fascia tricolore Enrico De Cristofaro. Vigilanza diurna? Attualmente assente.

Vogliamo dire cosa accade? L’altro giorno una donna è stata azzannata da un cane senza museruola, oggi diversi cani correvano per il parco senza alcuna sosta, strani personaggi si aggirano posizionandosi in punti strategici, cartacce vengono liberamente riverse sul prato. Vogliamo dire le positività? E’ un luogo stupendo che ci è invidiato da tantissimi, c’è una musica di sottofondo che si concilia con la corsa rilassante, uno spazio per cani recintato da fare invidia, orari di apertura e di chiusura idonei e appropriati, apprezzata l’idea di mantenere aperti solo i due cancelli principali per evitare un maggiore e spropositato flusso da parte di tutti. C’è bisogno di qualche ulteriore dritta affinché tutto vada per il meglio. Bisogna frenare dal mal agire i malcapitati.

“Chi è temuto è ipso fato un candidato a sopravvivere”. Multiamo ed inseriamo, anche ogni tanto, persone in divisa che, quantomeno, facciano da spauracchio. E’ vero, gli anni scorsi c’è stata una scarsa attenzione da parte degli abitanti stessi che esitavano a contribuire al mantenimento del bene comune. Qualcosa nell’aria è cambiata. Un anno di patimento ha contraddistinto la cittadina aversana, un’esperienza del vicino passato ci ha insegnato che solo combattendo e interagendo si possono ottenere dei risultati. Oggi il cittadino vigila ma non basta.

“Caro Signor Sindaco, si attivi ancora. Deve perseverare nell’agire.  Si comprende il momento critico. Prevenire è meglio che curare. Parola di una cittadina attiva che ha fiducia in Lei, che si è battuta per Lei e che si rende conto di quanto sia arduo il suo compito in quel di Aversa. Le invio i miei più cordiali saluti”.

Ilaria Rita Motti

Redazione

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