Aversa. “L’amante di Cristo”, presentato a Palazzo Cascella il libro di Alessandro Zannini
Nella monumentale cornice dello storico “Palazzo Cascella”, è stato presentato il romanzo “L’amante di Cristo”, scritto da Alessandro Zannini. La piacevole serata è stata introdotta dal dott. Valerio Cascella che, novello anfitrione, ha presentato l’autore in maniera confidenziale, dando notizie sulla vita e le opere di uno scrittore, che ha pubblicato tanti romanzi, quali : “Sulle ali di un gabbiano”, “Fiori sulla corrida”, “Il pozzo di Sichem” ed una raccolta di poesie intitolata “Sera e dintorni”.
Dedicato a Papa Francesco, che ha ridato speranza ai cercatori di fede, il libro, edito dalla “Mediterraneo Edizioni” di Caserta, su progetto grafico ed impaginazione di Mario Zuppardi, è “una mescolanza di realtà e fantasia”. La storia ruota intorno alle figure di monsignor Raffaele Nogaro, il Vescovo Emerito di Caserta che difendeva umili, emarginati e vittime di ogni forma di ingiustizia e sopraffazione, e su don Giuseppe Diana, “il sacerdote assassinato dalla camorra” che ha invitato i credenti a essere “come l’ape che fa in silenzio il proprio miele”!
L’intera vicenda, che si sviluppa in duecento pagine, è narrata basandosi su diversi episodi realmente accaduti, i cui personaggi principali rimandano a figure verosimili quali sono il Card. Hoffemerg, la piccola Ilaria, il politico Palmieri e don Luigi. Ponendosi l’obiettivo di far risaltare la forza morale di monsignor Nogaro e la crudele vicenda di don Peppino, Zannini ci vuole invitare ad essere parte attiva di una Chiesa veramente cristiana, che viva l’autenticità del messaggio evangelico, il cui fondamento è l’amore per il prossimo.
L’interessante serata, nel corso della quale è stata apprezzata la cordiale ospitalità della signora Rachele Romano, è stata allietata dagli intermezzi musicali del cantautore Joseph Foll con canzoni originali, composte da parole dense di significato, accompagnate dal suono di una chitarra dolce e penetrante. E’ stata esposta anche una mostra dei quadri di Angela Sgri, una pittrice casertana molto apprezzata dal folto e qualificato “parterre”, che ha gustato anche un ricco buffet.