Aversa. L’appello disperato di una famiglia che rischia di finire in strada
La crisi economica continua a mietere le sue vittime, dalle situazioni difficili a le storie disperate di tanti cittadini, a ciò non è immune neanche Aversa. Abbiamo ricevuto l’appello disperato della famiglia famiglia Favicchio composta da padre, madre e figlia che ha ricevuto uno sfratto dalla casa dove vive da circa 15 anni, nei pressi del Convento delle suore di Sant’Agostino.
Il proprietario, ha pensato bene di mandare via gli inquilini, senza tener conto del periodo in cui ci troviamo, l’estate, periodo difficile per trovare una nuova casa. Disperato il signor Nicola, 61enne disoccupato, che ogni giorno deve combattere con le avversità della vita quotidiana, per poter mettere un piatto a tavola e onorare i debiti. Infatti ha sempre pagato regolarmente l’affitto, la moglie 57enne affetta da una grave invalidità, che la costringe a non poter vivere una vita normale, riceve una minima pensione di invalidità con la quale cercano da anni di sopravvivere.
La famiglia Favicchio, è disperata, non sa come risolvere il problema, per cui hanno chiesto il nostro aiuto affinchè l’appello giunga al sindaco De Cristofaro che attraverso i sevizi sociali dia loro un aiuto concreto e tempestivo, altrimenti saranno costretti entro una settimana a vivere per strada e per la disperazione a commettere qualche insano gesto. Tanti sono stati gli atti che in questi anni hanno riempito le pagine di cronaca, anche del nostro giornale, perchè non evitare che ciò accada?
Il sindaco può e deve aiutare i propri concittadini. Ha sempre sostenuto di essere al servizio dei cittadini e questa è una delle occasioni per dimostrarlo. I Favicchio chiedono anche l’aiuto di un avvocato, che pro bono prenda a cuore la loro vicenda e li aiuti a far valere i propri diritti. Noi ci uniamo al coro disperato di due aversani, anziani, malati e stanchi, che rischiano di finire per strada in piena estate, nell’indifferenza generale. Se questa è una città civile questo non deve accadere e lo dobbiamo impedire. Seguiremo la vicenda e i suoi sviluppi.
Christian de Angelis
