Aversa. Processo morte Luigi Ciaramella: rinviati a giudizio i responsabili
Venerdì 15 luglio 2016 si è svolta, davanti al GUP di Santa Maria Capua Vetere (CE), un’udienza relativa all’omicidio stradale colposo di Luigi Ciaramella.
Sul banco degli accusati, i responsabili della manutenzione del tratto stradale nei pressi della Madonna del Pantano a Ischitella, su cui ha perso la vita il giovane dopo aver urtato contro un palo (dell’ENEL, anch’esso imputato) non collocato alla distanza di sicurezza minima dalla carreggiata prevista dalla legge. Il GUP ha preso, su sollecitazione del PM e del legale di fiducia della famiglia Ciaramella, l’avvocato Davide Alessandro TIROZZI (rappresentante, altresì, dell’AMCVS), due decisioni importanti:
– la prima, di ratificare la riformulazione del capo d’imputazione in base al comma 2 dell’articolo 589 del codice penale; questa pronuncia consente al procedimento di proseguire, mentre, invece, se fosse stata mantenuta l’originaria imputazione (comma 1 del 589 cod. pen.), sarebbe scattata la prescrizione;
– la seconda, di rinviare a giudizio tutti e cinque gli imputati (la prima udienza, davanti al giudice monocratico, è stata fissata per il 23 novembre 2016).
“Desidero ringraziare, a nome della mia intera famiglia (in particolare, di mia moglie, Elena Ronzullo) il giudice per l’udienza preliminare, il nostro avvocato Davide Alessandro Tirozzi, che ci è molto vicino, sia umanamente che professionalmente, e tutte le persone e le associazioni che continuano a sostenerci. Ci sembra – sottolinea Biagio Ciaramella, padre di Luigi – importante stabilire le responsabilità di chi doveva evitare che venisse eretto quel maledetto palo contro il quale è andato a scontrarsi mio figlio, ma ancora più importante è dare finalmente un nome a chi, urtando l’auto condotta da Luigi, ha fatto sì che lo scontro mortale con il palo avesse luogo. Desidero sia chiaro a tutti che noi non ci fermeremo finché non saranno chiariti completamente tutti gli aspetti relativi alla morte di Luigi”.