Carinaro. Isola ecologica, Eramo risponde alla De Chiara: “Non so se ridere o piangere”

Scontro sull’isola ecologica. A seguito della nota stampa diffusa dall’assessore con delega all’ambiente ed all’ecologia Maria Grazia De Chiara (leggi qui), è scoppiato un vero e proprio putiferio. A rispondere alla componente della maggioranza, è stato lo storico attivista della Terra dei Fuochi, Marco Francesco Eramo.

“Ho letto la nota stampa diffusa dall’assessore Maria Grazia De Chiara in relazione alla discussione pubblica di venerdì scorso riguardante l’isola ecologica e i problemi ambientali – dice l’esperto di bioetica -. Non so se è il caso di ridere o di piangere per quanto riportato. Premetto che mi avrebbe fatto immenso piacere se lei avesse partecipato al confronto pubblico in prima persona, com’è dovere di un rappresentante del governo locale. Sarebbe stata un’occasione per discutere delle terribili vicende legate al problema della puzza ed ambiente. Poichè l’assessore ha chiaramente dato prova della sua incoerenza, non presentandosi pubblicamente davanti ai venerabili cittadini che l’hanno votata, mi limito a dare spiegazioni per iscritto, considerato che ha fatto un po’ di confusione, o meglio, chi le ha fatto recapitare il messaggio gliel’ha dato in modo sbagliato. Prima di tutto, non è piacevole soppesare la partecipazione dei cittadini perchè a loro è data la priorità su tutto. Lodevole è stata l’iniziativa del gruppo di minoranza, che ha creato un momento di confronto dove ognuno ha avuto modo di esprimere il proprio pensiero riguardante il centro di smistamento dei rifiuti. Chi ha partecipato è sicuramente encomiabile per aver contribuito ad uno scambio di idee che avrà il suo risvolto positivo. Per quanto riguarda il mio intervento, ci tengo a precisare che non ho mai parlato della vita come un “problema”; semmai i problemi alla nostra vita ce li creano assessori che, come lei, rimangono nascosti in un assordante mutismo, senza rispondere alle perplessità dei cittadini”.

“La mia interrogazione – spiega – verteva sul problema dell’istanza presentata dalla società Aversana Petroli, circa l’ampliamento della piattaforma, sulla quale l’attuale amministrazione non ha fatto sentire la propria voce. Una scelta sbagliata alla luce del fatto che esiste una legge, precisamente la n.105 del 26 giugno 2015, che obbliga i comuni a tenere informata la rispettiva cittadinanza della presenza di impianti insalubri che possono avere un forte impatto negativo sulla salute e sull’ambiente. In merito al problema Ecotransider – ci tiene a sottolineare il carinarese -, solo ad una delle tre audizioni tenutesi in Regione ha visto partecipare il Comune di Carinaro. Ahimè, in quella occasione non fu pronunciata parola alcuna. Nell’ultimo incontro, quello più importante, risalente all’8 ottobre scorso e presieduto dal consigliere regionale, nonchè presidente della III commissione speciale “Terra dei fuochi, bonifiche e ecomafie”, Gianpiero Zinzi, hanno partecipato: la dirigente del settore autorizzazioni ambientali e rifiuti della Regione Campania, Norma Naim; il presidente del consorzio Asi Caserta, Raffaela Pignetti; la responsabile dell’area tecnica del comune di Gricignano Di Aversa, Anna Cavaliere; il procuratore della ditta Ecotransider, avv. Alfredo Cretella; il consulente tecnico dell’Ecotransider, Massimiliano Bini; il sindaco di Gricignano Di Aversa, Andrea Moretti, e il commissario Arpac, Pietro Vasaturo. Come si nota, nessuno in rappresentanza di Carinaro. Queste non sono bugie come lei afferma, ma documenti presenti in sede regionale. Se si ritiene, cara De Chiara, cosi lodevole per aver partecipato ai vari tavoli istituzionali e per aver preso a cuore il problema della puzza, mi sa dire allora cosa è stato deciso circa la proposta di una legge regionale che fissava una soglia olfattiva minima proprio per abbattere i problemi dei cattivi odori?”.

“Inoltre, che fine hanno fatto i risultati delle analisi bio-chimiche e dei monitoraggi della qualità dell’aria effettuati, sul territorio ASI, dall’equipe della Seconda Università degli Studi di Napoli capeggiata dalla professoressa Maria Laura Mastellone, nell’ambito del protocollo d’intesa stipulato con i comuni interessati? Perchè – chiede Eramo – l’amministrazione comunale, in particolar modo lei assessore con delega all’ambiente ed alle attività produttive, non ha riferito alla popolazione le ultime vicende del caso Ecotransider riguardanti il parere favorevole sul provvedimento di valutazione di impatto della gestione dei rifiuti? I cittadini devono sapere tutto, è un loro diritto essere aggiornati sulle questioni inerenti la puzza, l’ambiente che ci circonda e, non ultimo, l’Aversana Petroli. Esca dal nascondino e venga in piazza a confrontarsi pubblicamente con la cittadinanza”.

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