Ecomafie, Masiello: “Legalità per recuperare risorse utili alla Campania e al Sud”

“Ogni euro sottratto all’economia legale è un euro strappato via al futuro della nostra terra”. Gennarino Masiello, presidente di Coldiretti Campania e vicepresidente nazionale, commenta così l’annuncio della giornata di studio sulla legge 68/2015 che si è celebrata giovedì 7 luglio a Castel Volturno. Un momento di confronto sugli ecoreati ad un anno dall’entrata in vigore, analizzando problematiche ed opportunità operative per il contrasto alla criminalità ambientale.
La giornata è organizzata da Fondazione Univerde e Corpo Forestale dello Stato, in collaborazione con Cobat e Coldiretti.
Il presidente Masiello ha relazionato nella tavola rotonda dal titolo “I problemi operativi emersi nel primo anno di vigenza della nuova Legge nel contrasto alle ecomafie ed agromafie”. Un tema su cui Coldiretti porta avanti da tempo una forte battaglia nazionale, grazie al contributo dell’Osservatorio sulle Agromafie, presieduto da Giancarlo Caselli.
“Siamo convinti – spiega Masiello – che organizzazioni e istituzioni abbiano il dovere di alzare sempre più l’asticella. La legge sugli ecoreati ha dato certamente un segnale positivo, perché ha finalmente creato un legame tra danno al territorio e danno alla comunità. Per troppi anni i beni primari, acqua aria e terra, sono stati oggetto di depredazioni violente. In alcuni casi il racconto è andato oltre, con i danni che ben conosciamo in Campania. E proprio alla luce delle esperienze negative chiediamo leggi chiare e provvedimenti tempestivi. Le imprese agricole sono le prime a chiedere legalità. Ogni euro sottratto direttamente o indirettamente al settore primario è un euro rubato al futuro del Sud e della Campania”.
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Redazione

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