(FOTO) Aversa. Continuano le polemiche per il Parco Pozzi e non solo…
Continuano le polemiche circa il noto Parco Pozzi, troppo spesso agli onori della cronaca. Anche dopo l’inaugurazione, c’è molto materiale di discussione quando le cose si fanno in maniera superficiale, poi se ne vede il risultato. I cittadini continuano a segnalare anomalie: infatti lamentano la scarsa presenza di alberi per stare all’ombra. Per chi ama il sole invece, ricordiamo che si fittano sedie sdraio gratis (leggi qui).
Da sottolineare che nella giornata ieri sono state avvistati numerosi topi sugli alberi. Oggi, però, vi vogliamo parlare di un fatto increscioso, evidenziato a più riprese da numerosi cittadini, i quali, lamentano un “errore” commesso da chi ha realizzato le mappe in metallo, sparse per il parco, atte a dare informazioni ai cittadini (meno male che devono informare). Di certo non si sono informati loro, non a caso, il perno principale, vale a dire il nome del Parco è sbagliato. Si avete capito bene: sulle mappe vi è inciso: “SAVINO POZZI”. Ebbene il nome corretto è “SALVINO ARTURO POZZI”. Cominciamo bene. Se il buongiorno, si vede dal mattino.
La domanda di molti cittadini è che fanno dalla mattina alla sera: tutti quei funzionari, tecnici, professionisti, menti eccelse, del comune normanno non controllano neppure se il nome è corretto o meno? Ma non finisce qui perchè tantissimi cittadini si stanno lamentando anche di un’altra situazione negativa: il parcheggio del parco Pozzi a chi è stato affidato? Ai parcheggiatori abusivi specie extracomunitari, come da foto scattata dagli stessi cittadini.
Ecco alcuni commenti e segnalazioni dei cittadini, rivolte al sindaco: C.A: “Caro sindaco come inizio non va bene per niente ed i parcheggiatori abusivi la fanno da padrone in tutta la zona di Aversa sia di giorno ma soprattutto la sera. Speriamo che cambia presto la musica altrimenti potete andare a casa presto anche voi”.
Ad intervenire il consigliere Michele Galluccio: “premetto che è un problema di legge. Cioè in Italia non esiste un reato di parcheggiatore abusivo quindi l’unica cosa per colpire è la denuncia per estorsione che se non viene fatta da chi subisce il reato non si può fare niente. Allora la soluzione per il parco Pozzi e ne ho parlato anche con il comandante è quello di fare delle sbarre di entrata ed uscita con ticket dopo aver pagato il biglietto fino a mezzanotte. Per il resto della città si deve espletare una gara per la gestione delle aree di parcheggio”.
F.R. e C.S.: “Pretendono e minacciano anche! Piuttosto voglio le strisce blu anche dopo le 20 che farmi chiedere con arroganza i soldi di un parcheggio pubblico!”.
F.D: “Purtroppo i politici in campagna elettorale ti promettono anche la luna poi quando succedono queste cose è un problema di leggi ! Booooo”.
M. R.: “Puoi illustrarcela Michele Galluccio? Il problema non è di facile soluzione, sono anni che perdura questo sconcio, e comunque in tutti i casi bisogna disciplinare il parcheggio comunale, non si possono pagare €. 1 orarie in alcune zone senza un minimo di vigilanza e assicurazione”.
M.I.: “Vorrei sottoporre a Michele Galluccio le seguenti osservazioni, conscio che non sono un penalista -come lui saprà- ma ricordo dalle mie poche reminiscenze con cui però ho preparato qualche studente per l’esame di avvocato, che il reato di estorsione prevede una procedibilità d’ufficio e non è a querela di parte ma sarà una mia ignoranza nel non ricordare bene, per cui non insisto. Se fosse come dico io e non come dice lui, sarebbe bello vedere qualche poliziotto o ancora meglio qualche vigile, sempre così zelanti a lavorare, che in segreto facciano degli appostamenti e poi agire… ma si sa gli stranieri la fanno da padroni! Ma è la seconda cosa quella che più preoccupa, perchè si vede che lui non utilizza le FS/Metronordest spesso, come lo scrivente e migliaia di cittadini aversani, sennò saprebbe che non ti chiedono i soldi ma memorizzano la tua macchin e pure se scassata o vecchia ti “bucherellano” le gomme”. A me è capitato a Via Gentile a Via Basile al primo vicolo di Via Obbligatoria Umberto I e soprattutto sullo spazio ex TPN e nella maledetta Via Clanio, dove la tua maggioranza di ieri e speriamo che quella di oggi cambi registro, ha piazzato pali e pali invece di pagare straordinari ai vigili con i soldi pubblici e dove addirittura i residenti credono che sia una strada privata. Allora, non chiedete altri soldi a chiusa l’auto, ma usate quelli che avete impiegato in passato per acquisti di pali che servirebbero a ben altro – e fate controllare la città dai vigili contro gli abusivi. Ossequi”.
E qui casca l’asino, gira che ti rigira sempre ad appalti e ditte si torna, ma quanto finirà questo andazzo?
Christian de Angelis