Giffoni 16. Jennifer Aniston: “Spegnete i pc e parlate tra voi”
Jennifer Aniston affascina il pubblico e i giurati del Giffoni Film Festival con la sua bellezza. Sul Blue Carpet è un susseguirsi di foto, selfie e autografi che dispensa col sorriso. Ma in sala si commuove guardando il filmato Welcome to Giffoni preparato dagli oltre settecento giurati che hanno voglia di conoscerla da vicino. C’è chi le chiede la differenza tra il recitare in teatro e sul set (“La diretta reazione del pubblico che ti dà l’adrenalina, l’eccitazione. Al cinema ti senti più solo”) e chi focalizza l’attenzione sui suoi molteplici ruoli (“Mi piace dare spazio a tutte le sfaccettature”).
“Per raccontare le battaglie quotidiane delle donne serve che ci siano scrittori capaci di scrivere buone storie. Non si deve parlare delle donne – spiega la Aniston – sono per come appaiono. Sta a noi dare più potere alle donne e ristabilire l’uguaglianza tra i sessi”. Una giurata australiana le chiede quale messaggio le piacerebbe mandare alle donne di domani: “Supportatevi l’un l’altra – consiglia alla platea – Amate quello che siete. Sarete più forti”.
Sensibile e attenta alle domande della platea, risponde a chi le chiede della sua esperienza col bullismo: “Tutti siamo stati vittime di bulli, ma oggi il fenomeno è ancora più diffuso e subdolo: prima li vedevamo girare per strada, adesso si nascondono dietro una tastiera. Spegnete i pc e parlate tra voi. Anche questo difende dai bulli”. Tanti i momenti difficili nel corso della sua vita, non solo professionale, come racconta a una ragazza indiana che le domanda come si possono superare i periodi bui: “Wow, che domanda! Questo incontro è meglio di una terapia. Alla fine della giornata ti chiedi se tutto questo peso sia troppo grande per te, come fare a sopravvivere un altro giorno, sono abbastanza brava per farcela? Ma siamo esseri umani e dobbiamo sempre trovare la forza di andare avanti. Non pensiate che gli attori siano diversi da voi: i tuoi beniamini hanno avuto gli stessi dubbi. Il modo per farcela è parlare con gli altri, non chiudersi in se stessi”.
Volto di Friends, che l’ha fatta conoscere a livello planetario, racconta di non sentirsi prigioniera di Rachel Green. “Sarò eternamente grata per quel ruolo e aver fatto parte di uno show amato ancora oggi”. Il ruolo che le ha cambiato la vita è però quello interpretato in Cake: “Ho combattuto per averlo, ho dimostrato di poterlo fare e ne sono molto contenta”. Lunga la lista di attori e registi con cui vorrebbe lavorare (“David O. Russell, Steven Soderbergh, Robert De Niro”), ma pensa di tornare alla regia dopo i due corti realizzati negli scorsi anni. Innamorata del Giffoni, saluta le centinaia di ragazzi dicendo che è stato “emozionante essere in una stanza piena di ragazzi uniti dall’amore per il cinema. Penso che siate un passo avanti agli altri, me compresa, alla vostra età. Perseverate, non demordete. Continuate a imparare e a guardarvi intorno. Non accettate mai un no come risposta”. “Grazie – dice in perfetto italiano ricevendo il Giffoni Experience Award – È stata un’esperienza indimenticabile”.