Giffoni16. Giannini: “Lavoriamo ad una scuola sempre più aperta”

Stefania Giannini, ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, ospite istituzionale della giornata odierna della 46esima edizione del Giffoni Film Festival. Alla Cittadella del Cinema sono intervenuti per accoglierla il sindaco di Giffoni Valle Piana, Antonio Giuliano, il presidente del Giffoni Film Festival, Piero Rinaldi, e ovviamente il direttore Claudio Gubitosi. A seguire il saluto all’Antica Ramiera, ai ragazzi del Dream Team e a tutti coloro che in questi giorni stanno animando il Giffoni Innovation Hub.

“La sfida più grande – ha detto il ministro – è vincere le resistenze al cambiamento, che non è cosa da poco. Ogni giorno lavoriamo in tal senso. Anche nel mio settore, che è il campo dell’innovazione per eccellenza, si registra questo fenomeno di resistenza al cambiamento che è un fatto in qualche modo naturale ma che va superato”.

Poi il riferimento al Giffoni Film Festival: “Dal 1971 ad oggi è cambiato e si è evoluto, divenendo più di quello che era in origine. Anche questo è segno di cambiamento”.

“A Giffoni – ha aggiunto – registro un’atmosfera superiore alle mie aspettative che si lega alla bellezza dei luoghi, di Salerno. Parlo volentieri con i ragazzi di quella che è la mia ossessione quotidiana: rendere migliore la scuola, l’università, il mondo della ricerca. Giffoni dà l’opportunità di aprire la scuola in linea con quello che abbiamo fatto con la riforma. La scuola deve essere aperta perché fuori dalla scuola ci sono tante opportunità, ma anche tante cose complicate ed è nella scuola che dovete trovare gli strumenti per capire quello che vi gira intorno”.

Il ministro Stefania Giannini è stata, poi, accolta con grande entusiasmo nella Sala Truffaut della Cittadella del Cinema dai ragazzi della giuria Generator +13. Immancabili i riferimenti alle prospettive della scuola in Italia, alla riforma da poco varata.

“Della riforma – ha commentato il ministro – se ne sente parlare molto bene o molto male. E’ una delle riforme che questo governo ha avuto il coraggio di fare. Introdurre innovazione nel mondo della scuola come in tutti i mondi che hanno tradizione secolare procura sempre una certa resistenza. Quello che intendiamo fare, come già detto, è coltivare l’apertura attraverso l’innovazione, soprattutto nel metodo. Altro obiettivo è il rapporto con il mondo del lavoro. Io vi dico che fino ad oggi si è pensato che il mondo del lavoro dovesse stare dopo il momento di imparare, di formazione. Vorremmo superare questa concezione attraverso l’alternanza scuola-lavoro”.

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Redazione

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