In calo del 70% le segnalazioni di sospetti falsi per monete e banconote‏

E’ in netta diminuzione il fenomeno della falsificazione di banconote e monete, almeno da quanto risulta dalle segnalazioni di sospetti falsi che giungono all’Ufficio centrale antifrode dei mezzi di pagamento (UCAMP) del Dipartimento del Tesoro del Ministero dell’Economia e delle Finanze. I dati sono contenuti nel Rapporto sulla falsificazione dell’euro dell’anno 2015 che è stato pubblicato sul sito del Dipartimento e che è frutto dell’elaborazione di oltre 286.000 segnalazioni di banconote e monete sospette di falsità comunicate all’UCAMP.

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Il Rapporto mostra il fenomeno dei sospetti falsi in forte contenimento, sia per il numero di casi, sia in termini di controvalore. La consistente riduzione delle segnalazioni di sospetti falsi (-70%) rispetto agli anni precedenti, è dovuta nello specifico a sequestri record effettuati dalle Forze di Polizia negli anni 2013 e 2014, prima della messa in circolazione delle banconote e delle monete. Differente si presenta, invece, l’andamento dei sequestri e dei ritiri durante la circolazione: in questo caso i sospetti di falso nel 2015 diminuiscono nel numero, anche se in misura più contenuta (-6%), mentre registrano un lieve aumento (+2%) nel valore.

Più nel dettaglio, il Rapporto evidenzia nel 2015 il ritiro dalla circolazione e/o il sequestro di 216.089 banconote e di 69.922 monete metalliche, con un calo, rispetto al 2014, rispettivamente del 67% (659.684) e dell’81% (369.166).
Per quel che concerne le banconote il quantitativo maggiore di sospette falsità ritirate nel 2015 riguarda il taglio da 20 euro (81.153 banconote), seguite da quelle da 50 euro (52.573) e da 10 euro (51.076) per un valore totale di sospetto falso di 7.295.855 euro. Per quanto attiene le monete metalliche, dei 69.922 pezzi ritirati dalla circolazione e/o sequestrati, quasi la metà (31.374 pezzi) riguardano monete da 2 euro, a seguire quella da 1 euro (21.775 pezzi) e il taglio da 50 centesimi (16.401 pezzi) per un totale in valore di 69.803 Euro.
La maggior parte dei ritiri è riconducibile a individuazioni effettuate dalle banche, per quel che concerne le banconote, e dalle agenzie di custodia e trasporto denaro per le monete. Sia in numero sia in valore, i sospetti falsi ritirati vedono Lombardia, Veneto e Lazio ai primi posti. A livello macro-regionale, il fenomeno risulta maggiormente diffuso nel Nord-Ovest.

Il Rapporto statistico, di facile consultazione e con un Executive Summary molto snello, riporta, tra i molteplici dati, l’incidenza del sospetto falso rispetto alla popolazione, i dettagli a livello provinciale, l’analisi storica degli anni precedenti a livello macro regionale, oltre ad altre informazioni di natura statistica elaborate dall’UCAMP.
Nel seguito si riportano, per completezza, le tabelle riepilogative delle banconote e delle monete segnalate come sospetti falsi e le specifiche per macro area geografica.

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Redazione

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