Napoli. Incognita riapertura teatro Trianon, UilCom Uil affianco ai lavoratori
“È incognita la data dell’eventuale riapertura del teatro Trianon”. È quanto dichiarano i sindacati con i lavoratori del teatro. I rappresentanti sindacali hanno incontrato oggi il presidente del cda Gianni Pinto.
“Siamo seriamente preoccupati – dichiara il Segretario della UilCom Uil Massimo Taglialatela – perché oggi 12 Luglio è scaduto il termine per la messa all’asta del Teatro Trianon, ma nonostante l’impegno del nuovo Presidente del Trianon, Giovanni Pinto, dalla Regione Campania tardano ad arrivare risposte. Abbiamo chiesto da oltre un mese – continua il Segretario della UilCom – un incontro con il Presidente della Regione De Luca e con il Capo della Segreteria del Presidente, Alfonso Buonaiuto, ma fino ad ora nessuna convocazione è giunta”.
Il teatro non è ancora partito, e con esso i lavoratori: si ipotizza, da quanto detto stamattina in riunione, che i lavori di ristrutturazione dovrebbe iniziare a settembre. Si è detto nei mesi scorsi che per rilanciare il teatro si doveva iniziare a promuovere e realizzare attività esterne, pure in questo periodo estivo. Tuttavia Il presidente del consiglio di amministrazione, ha dichiarato che non ci sono risorse sufficienti già dal prossimo mese per coprire la spesa corrente cioè soprattutto stipendi, contributi previdenziali e utenze; tutto ciò perché non ci sarebbe un plafond finanziario per la programmazione. Tutto ciò suscita vive preoccupazioni nei sindacati nei coinvolti.
“Un altro punto – che evidenzia in particolare il Segretario della UilCom Uil – è che fino ad oggi non è stata prevista alcuna programmazione per la prossima stagione teatrale, appunto proprio a causa dei ritardi dei lavori. Pertanto senza un progetto finanziario che separi i debiti dalla spesa corrente e dalla pianificazione dell’offerta con un necessario adeguato piano di rilancio non si va da nessuna parte”.
All’assemblea dei soci della Società Trianon Viviani S.p.A., costituita dalla Regione Campania (socio di maggioranza al 71,75%) e dalla Città metropolitana di Napoli (socio di minoranza al 28,25%), sarà convocata entro la fine del mese. Pertanto i sindacati chiedono di aggredire, una volta per tutte, la massa debitoria, già nel tempo cresciuta del 40%, e di pianificare nel suo specifico l’attività ordinaria.
“Da dopo l’assemblea dei soci – conclude il leader della UilCom Campania Massimo Taglialatela – sapremo come regolarci: inizieremo le nostre proteste e quelle dei lavoratori se non avremo risposte concrete. Pertanto sarà messa in campo ogni forma di lotta efficace”.