Sequestrano i figli per costringere il genitore a saldare il debito
Nel corso di alcune indagini avviate dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Frascati, è stato possibile ricostruire la commissione del sequestro di persona di due fratelli minorenni (12 e 14 anni), prelevati con la forza all’uscita da scuola a Tor Bella Monaca da uno degli odierni arrestati.
In particolare il predetto, d’accordo con il fratellastro, avrebbe sottratto i minorenni per costringere un loro pusher, padre dei due ragazzi, a saldare un debito di circa 50mila euro maturato nei loro confronti proprio nell’ambito dell’attività di spaccio. I ragazzi sono stati liberati dopo qualche ora a seguito di alcune garanzie fornite dai parenti del pusher, i quali si sono impegnati affinché il debitore versasse subito una somma in contanti e la restante parte mediante l’attività di spaccio che avrebbe svolto, a titolo gratuito, per conto dei suoi creditori.
L’efferatezza dei sequestratori si palesa attraverso le minacce rivolte alla madre dei due ragazzi:”…mo se entro 20 minuti non venite giù li brucio, gli meno…te lo giuro sui miei nipoti…”
I due sequestratori sono stati arrestati dopo qualche giorno e associati in carcere (dove erano a tutt’oggi detenuti) nell’ambito di una vasta operazione dei Carabinieri del Comando Provinciale di Roma perché ritenuti promotori e organizzatori di un gruppo criminale dedito allo spaccio degli stupefacenti e alla commissione di azioni violente per affermare la loro supremazia sul territorio. Nel corso dell’odierna operazione è stato arrestato anche lo zio dei due bambini sequestrati, per aver illecitamente detenuto una pistola calibro 7.65 con la quale aveva intenzione di vendicarsi per quanto fatto ai nipoti. Anch’egli era stato arrestato dai Carabinieri per altra causa e ad oggi si trovava ancora ristretto agli arresti domiciliari.
Le numerose operazioni di servizio compiute dai Carabinieri di Roma, con il coordinamento della Procura della Repubblica, hanno impedito infatti il degenerare in situazioni più gravi. Si ricordano le più recenti operazioni “Drone” e “Torri Gemelle”, ma anche i numerosi servizi coordinati a largo raggio, che hanno interessato proprio le piazze di spaccio dove operavano gli odierni indagati.