Venti detenuti di Carinola al lavoro esterno nella Camera di Commercio di Napoli
Venti detenuti della casa di reclusione di Carinola (Caserta) ammessi al lavoro esterno per attività di utilità sociale presteranno il proprio contributo a vantaggio della collettività per la sistemazione di alcuni locali e la piccola manutenzione edile nelle sedi della Camera di Commercio di Napoli. E’ il contenuto di un accordo stipulato tra la direzione della casa di reclusione di Carinola e la Camera di Commercio. L’iniziativa è resa possibile grazie alla normativa nazionale che regola le modalità di svolgimento dei lavori di pubblica utilità indicando espressamente tra questi le prestazioni nella manutenzione e decoro dei beni del demanio e del patrimonio pubblico.
I detenuti impegnati sono “di affievolita pericolosità sociale”, individuati dalla Direzione dell’istituto con provvedimento di ammissione al lavoro all’esterno, così come indicato nell’accordo siglato tra Carmen Campi, direttore della casa di reclusione di Carinola, e Girolamo Pettrone, commissario straordinario dell’ente camerale partenopeo. Per il direttore della casa di recupero, Carmen Campi: “L’accordo garantisce un duplice vantaggio, da un lato, favorire l’offerta di un modello di relazione utile al reinserimento socio-lavorativo di detenuti meritevoli che avranno la possibilità di espiare parte della pena fuori dall’istituto impegnandosi gratuitamente per la collettività, dall’altro, contribuire al risparmio della Camera di Commercio per quanto riguarda la spesa per i lavori programmati”. Afferma il commissario straordinario, Girolamo Pettrone: “Considerato che sono in corso i lavori di adeguamento della sede centrale di Piazza Bovio per concentrare tutti gli uffici delle ex Aziende Speciali nei locali della nuova struttura unica “S.I. Impresa” e occorre provvedere con urgenza, tra l’altro, al trasloco e alla sistemazione materiale dell’arredamento e della relativa documentazione, nonché ai lavori di piccola manutenzione edile, abbiamo condiviso con la direzione carceraria di attivare questa iniziativa sociale che comporta un risparmio per l’ente di oltre 350mila euro, previa copertura assicurativa contro gli infortuni e le malattie professionali confermata dall’Inail. Si tratta di un’iniziativa dal forte connotato sociale e di collaborazione istituzionale che si ritiene debba essere replicata sul territorio”.
(Il Velino)