Verde Pubblico, la proposta di Coldiretti ai Comuni: “Appalti ambientali ad imprese agricole”

La manutenzione di giardini, viali, piazze pubbliche, impianti sportivi ed elementi di arredo urbano e parchi gioco rappresenta un problema spinoso per gli Enti locali, ma può trasformarsi in un’opportunità per valorizzare le aziende agricole del territorio. Lo rende noto Coldiretti Campania a seguito dell’incontro nazionale delle aziende del comparto florovivaistico, che vede la nostra regione ai primi posti a livello nazionale. Il florovivaismo campano produce un’offerta diversificata e completa, con primato nazionale nei fiori recisi (rose, garofani, gerbere e crisantemi), nelle piante da fiore (45% della produzione nel Mezzogiorno). È secondo in Italia per le piante da foglia, primo nel Sud per produzione di fronde e foglie. In vigenza di un accordo tra Anci e Coldiretti su “Il ruolo multifunzionale dell’impresa agricola nel rapporto con gli Enti Locali”, la Pubblica Amministrazione può concludere a favore delle imprese agricole “appalti ambientali” in deroga alle norme vigenti facendoli rientrare nelle cosiddette “gestioni in economia”. Una possibilità finora poco utilizzata, nonostante le difficoltà nei bilanci pubblici.

“Invitiamo Comuni e Province – spiega Gennarino Masiello, presidente di Coldiretti Campania – a cogliere questa opportunità che l’accordo con Anci consente. Scegliere aziende agricole per manutenere il verde pubblico ha una doppia valenza. Anzitutto si investe sulla capacità multifunzionale delle imprese del settore primario, che si traduce in un moltiplicatore economico nelle aree di appartenenza. Un’azienda agricola ha una propensione naturale a reinvestire per migliorarsi e per reggere le tempeste di ogni tipo. In secondo luogo si investe sulla tutela del territorio, perché gli agricoltori sono i primi conoscitori delle esigenze ambientali ed i più propensi a creare sinergie con le comunità locali. L’esempio dei mercati di Campagna Amica è la dimostrazione della fiducia che i cittadini ripongono sempre più negli agricoltori. L’accordo con Anci, peraltro, spinge verso un rapporto virtuoso tra Enti e agricoltori per la salvaguardia del territorio, prevedendo la possibilità di appalti ambientali in economia anche per la prima manutenzione di strade e beni pubblici, utile alla prevenzione dei fenomeni di dissesto idrogeologico”.

“Il florovivaismo – aggiunge Salvatore Loffreda, direttore di Coldiretti Campania – rappresenta un punto di orgoglio per la nostra regione, con numeri importanti in particolare negli areali tra Napoli e Salerno. Gli Enti locali possono offrire alle imprese del comparto un’occasione in più per crescere e tradurre le risorse pubbliche in occupazione. L’accordo con Anci guarda al rapporto con i Comuni come una partnership essenziale per la promozione e lo sviluppo delle comunità locali. In tal senso l’ Accordo riconosce la valenza e l’importanza delle imprese agricole per rafforzare con i cittadini un patto di crescita fondato sulla qualità, sulla sicurezza, sul consolidamento della distintività  delle produzioni agricole”.


Specie floricole più rappresentative negli areali campani:

·        AREA FLEGREA: piante in vaso da esterno

·        COSTA VESUVIANA: garofano, gerbera, crisantemo, anthurium

·        AREA STABIESE-POMPEIANA: garofano, gladiolo, lilium e bulbose minori (anemone, iris, agapanthus, etc.), rosa

·        AGRO NOCERINO-SARNESE: garofano, gladiolo, iris, verde ornamentale

·        PIANA DEL SELE: rosa, crisantemo, lilium, piante in vaso

Redazione

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