Aversa. Dov’è la Senesi? Cercasi disperatamente…
Una città pulita è una città che può pretendere dignità e rispetto. Contrariamente, una città continuamente pervasa da materiali di mille usi, è un luogo potenzialmente malsano, contenitore di tutte le velleità circostanti. Non è di rado che ad Aversa s’intravedano ultimamente cumuli d’immondizia di tutti i tipi, materiali di ogni genere, tutto riversato nelle tipiche piazze storiche che coprono di velo pietoso le bellezze artistiche delle nostre zone. Siamo a fine agosto e la pigrizia di questo mese è riconosciuta per antonomasia ma sarebbe il caso che ci si risvegliasse dal torpore devastante e ci si attivasse per rendere meno infette strade con locali di variegato tipo e, in special modo, in quel della Movida del Seggio, dove risiedono locali dalle particolareggiate peculiarità culinarie, e strade che tra un pò saranno da tragitto d’obbligo per le varie scuole aversane. Che l’inciviltà di noi cittadini incida in maniera incombente, non vi è alcun dubbio.
Ma vien da chiedersi?: “Qual’è il ruolo della Senesi in siffatte situazioni? E a lei che dobbiamo porre i nostri interrogativi o osiamo di presunzione evidenziando ‘un male igienico’ poco incoraggiante?” L’efficienza garantisce la salvezza di una città. Vien da chiederci: “Siamo garantiti? Ci vorrebbe forse più pressione?” Quel che avveniva in passato era una esagerazione o ci vuol questo per cercare di arginare situazioni non tanto per le quali?” La storia, i personaggi, gli uomini e le donne che si sono battuti devono esserci da sprone affinché ‘il male comune’ si tramuti in ‘bene comune’. Se vogliamo invece liberamente constatare o accontentarci nel dire che tutto vada bene, avvaloriamo tale tesi ma non lamentiamoci se rimaniamo ‘con i panni sporchi’.
Ilaria Rita Motti