BBQ4All al ‘GoBeer Expo’, Lo Cascio: “Nella tradizione c’è il futuro della gastronomia”‏

Dieci giorni di eventi e spettacolo ma soprattutto litri di birra e ovviamente buon cibo. Questo è il ‘GoBeer Expo’ che vede protagonisti i maggiori operatori dell’industria alimentare e tra questi non poteva esserci un ‘maestro’ della carne. Lui è Gianfranco Lo Cascio, fondatore di BBQ4All e coordinatore didattico per l’Italia di BBQ4All University.

E’ protagonista sin dal 29 luglio alla kermesse organizzata al Centro Commerciale Jambo e sul palco, insieme al presentatore e speaker di Radio Crc Michele Chianese, ha spiegato ai presenti come ottenere un hamburger perfetto. Lo Cascio nasce a Palermo nel 1974 ma già da piccolo si appassiona alla griglia. La sua costante ricerca gastronomica sulle cotture sul fuoco lo porta negli Stati Uniti e lo mette in contatto con il mondo del barbecue americano. Si accorge che sul web italiano non esiste alcun punto di riferimento per gli appassionati e decide di crearne uno con lo scopo di trovare altri amici.

Nasce così, il 16 ottobre 2006, il dominio bbq4all.it, inizialmente un forum dedicato agli appassionati della griglia. In appena 4 anni BBQ4All diventa la più grande community italiana di cultori della cucina sul fuoco con migliaia di iscritti attivi, trasformandosi in blog. Nel 2012 a Gianfranco e la sua squadra vengono richiesti corsi di cucina sul grill e oggi sono quasi 150 i corsi organizzati annualmente.

“BBQ4All raccoglie tutti gli appassionati che in qualche modo amano cucinare utilizzando il retaggio delle vecchie culture quindi il carbone, la legna e la fiamma viva – afferma Lo Cascio – ed è un progetto nato per mantenere viva la tradizione e il successo è stato oltre ogni aspettativa. Abbiamo una filosofia molto precisa: ci prendiamo la vita di un animale e cerchiamo di onorarlo dalla testa alla coda. Ogni taglio ha la sua particolarità. E ogni appassionato preferisce qualcosa di diverso. C’è chi predilige il taglio più duro da far cuocere a basse temperature e per tempi molto lunghi oppure c’è chi invece preferisce mangiare la carne al sangue con alta temperatura e tempi molto brevi. Il nostro obiettivo è quello di accontentare tutti. Dobbiamo continuare a fare quello che abbiamo fatto continuando a fare cultura e diffondere il nostro progetto. Serve diffondere il barbecue dovunque così come è già scritto nel nostro nome. Il futuro della gastronomia è tornare indietro. Alla nostra cultura e alle nostre origini”.

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Redazione

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