Buona Scuola, docenti fuori regione: Dell’Aversana al fianco di tanti insegnanti

“Un algoritmo – forse errato – non può essere considerato come discriminante più importante della professionalità, dell’entusiasmo e dell’esperienza di centinaia di docenti accumulate nel corso degli anni, che rischiano da un giorno all’altro di essere letteralmente deportati in altre Regioni d’Italia con tutti i drammi sul proprio contesto familiare e sociale che ne conseguono”. Così il primo cittadino di Sant’Arpino, Giuseppe Dell’Aversana che non esita a schierarsi al fianco di tanti insegnanti campani che a causa della riforma denominata “Buona Scuola” del Governo presieduto da Matteo Renzi tra pochi giorni saranno costretti a prendere servizio presso Istituti Scolastici di Lombardia, Veneto e regioni limitrofe. E Dell’Aversana, che è anche docente, annuncia il proprio sostegno al sit in di protesta che si terrà domani in Piazza Municipio a Napoli quando a partire dalle 18:00 si terrà un fiaccolata per tenere accesa la protesta, dopo il diniego da parte del ministero di ritirare gli elenchi dei trasferimenti e la decisione della correzione degli errori attraverso la conciliazione.

“Da insegnante- spiega ancora Dell’Aversana- conosco molto bene la professionalità e la passione di tantissimi colleghi che sono coinvolti in questa vera e propria deportazione di massa e che in questi giorni stanno facendo i conti con una realtà nuova. Molti miei concittadini sono interessati da questo trasferimento che cambia la lor vita e sconvolge la famiglia. Sono stati anche da me a chiedere aiuto. Come sindaco ben poco posso fare, ma non posso non ascoltare la voce dei miei concittadini a cui esprimo vicinanza. Personalmente mi attiverò in ogni sede politica per far valere i loro diritti di docenti e di cittadini. Rivolgo, a tal proposito, un accorato appello al Ministro dell’Istruzione Stefania Giannini, affinché si metta in campo ogni azione utile per ridurre al minimo i disagi, ricorrendo anche alla modifica della normativa vigente che preveda, magari in maniera transitoria ed in fase di prima applicazione, un ulteriore canale preferenziale ed una più attenta ricerca di nuovi posti vacanti. Attraverso un decreto legge si può, ad esempio, garantire il rientro sulla prima provincia espressa e la deroga al vincolo triennale”. E prima di concludere Dell’Aversana ci tiene a ribadire che prima di ogni cosa “va favorito il combinato disposto che consenta a tanti docenti di non dover scegliere fra diritto al lavoro e diritto alla famiglia. Ai miei colleghi insegnati esprimo la mia piena e totale solidarietà. Io sono con loro e contro l’algoritmo. Tutti uniti potremo vincere questa battaglia”.

Redazione

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