Aversa. Pd: “Di Virgilio deve dimettersi da presidenza commissione speciale”
Il gruppo consiliare del Partito democratico al comune di Aversa, composto da Marco Villano, Elena Caterino e Alfonso Golia, lunedì protocollerà la richiesta formale di dimissioni da presidente della commissione speciale sui debiti fuori bilancio di Francesco Di Virgilio.
“Il regolamento del consiglio comunale della nostra città parla chiaro. Al comma 3 dell’articolo 76 si legge testualmente che per le commissioni speciali e temporanee ‘la nomina del Presidente deve avvenire su designazione dei gruppi consiliari di minoranza’. E’ palese dunque che l’esito della votazione del 4 agosto viola le regole e che il sindaco e il presidente del consiglio devono subito attivarsi per porre rimedio a questa grave violazione dei diritti delle minoranze”.
“Al sindaco – tuonano dal Pd- chiediamo un intervento netto e deciso, scevro da influenze politiche e logiche da pallottoliere. Se il sindaco non dovesse intervenire si dimostrerà ancora una volta ostaggio, come già accaduto per la composizione della giunta, della sua maggioranza non lasciandoci alternativa alla richiesta di intervento del Prefetto a tutela delle regole e dei cittadini che ci hanno dato il mandato di rappresentarli e vigilare sull’operato dell’amministrazione comunale”.
“Sui debiti fuori bilancio – aggiungono i dem normanni – continua l’imbarazzante silenzio del sindaco e dell’intera maggioranza mentre sulla stampa si legge con sempre maggiore insistenza che il nostro comune è a rischio dissesto. Sindaco e maggioranza forse si sono fermati alla relazione dei revisori mentre ormai sappiamo bene che ci sono documenti dei dirigenti che attestano l’esistenza di quasi tre milioni di debiti fuori bilancio. Sarebbe forse opportuno fare chiarezza sulle voci di dissesto. Il default dell’ente avrà un impatto negativo sulla vita dei cittadini che vedrebbero tutte le aliquote aumentate al massimo. Noi crediamo che per trasparenza questo assordante silenzio di chi ha vinto le elezioni dovrebbe finire, subito”.