Sicurezza in mare, con la legge Madia a rischio chiusura la Squadra Nautica della Polizia

Italia una terra circondata per tre lati dal mare senza più la Squadra Nautica della Polizia di Stato. Lo si legge tra gli articoli della Riforma della Pubblica Amministrazione. Le nostre coste, frontiere sud della Fortezza Europa, non avranno una forza di Polizia che controlli la Sicurezza e l’Ordine, lasciate dunque in balia del caso in nome delle riduzioni economiche. Le Squadre nautiche  garantiscono il controllo delle acque territoriali marine e di quelle interne, vigilano le coste per prevenire e contrastare diversi reati, in particolare quelli legati all’immigrazione clandestina.

La chiusura di circa 40 presidi di Polizia sul territorio con circa 8000 kilometri di costa è qualcosa di impensabile e pericoloso, è bene sottolineare che le Squadre Nautiche vigilano e prevengono azioni illecite e, in quanto appartenenti alla Polizia di Stato  hanno competenze sull’Ordine e la Sicurezza pubblica ed utilizzano dotazioni differenti rispetto i corpi militari come la Guardia Costiera e la Guardia di Finanza. Istituite nel 2001 il loro operato costante, spesso in situazioni difficili,  ha reso  più sicure le città lungo la costa ma anche le aree turistiche.

E’ un dato di fatto: il Settore Nautico della Polizia di Stato è abbandonato a sé stesso, “il Coisp” ricorda il segretario generale Coisp Napoli, Giulio Catuogno, “da sempre  impegnato in prima fila per la tutela delle Squadre Nautiche di Napoli e Salerno ha segnalato il caso  anche all’attenzione di alcuni rappresentati del Parlamento, eppure ad oggi è silenzio assoluto”.

La razionalizzazione delle spese del comparto Sicurezza negli ultimi anni ha costantemente penalizzato il settore nautico quasi dimenticandosi dell’importanza che la vigilanza dei mari può avere  in un contesto geopolitico  delicato come quello attuale. Se si sperava che qualcosa potesse cambiare in meglio ci si era solo illusi di fatto  se quanto previsto  dalla Legge Madia  verrebbe attuato sarebbero “soppresse le Squadre nautiche della Polizia di Stato”. Si elimina la Sicurezza in mare all’insaputa dei cittadini.

“E’ anni che lanciamo l’allarme”, continua Catuogno, “sono  le Squadre nautiche di Polizia di Stato che per prime hanno subito la spending rewiev. Il Governo Renzi, come i precedenti,  nasconde dietro una presunta “ridistribuzione delle risorse”, la riduzione della spesa per la sicurezza. In un momento delicato come l’attuale, la sicurezza in mare e nelle coste diventa prioritaria.  parrebbe che  il Governo non  abbia  ben chiara la reale importanza di personale formato ad affrontare il mare con tutte le sue insidie. Gli uffici della Squadra nautica verrebbero eliminati perchè ritenuti improduttivi ma a pagarne le conseguenze sono e saranno i cittadini che vedranno chilometri di coste senza vigilanza”.

Mezzi logorati dall’uso, incertezze legate alla burocrazia contribuiscono a rendere le acque italiane poco sicuri ed in un’epoca storica in cui  i mari sono crocevia di umanità e di merci non è certo l’opzione migliore.

“A Salerno e Napoli, le Squadre Nautiche della Polizia di Stato versano in condizioni precarie “sottolinea Catuogno, “non è la prima volta che segnaliamo quanto la mancanza di uomini e mezzi renda difficile il lavoro dei colleghi operativi nella Squadra Nautica che, nonostante tutto, danno il massimo per vigilare il mare ancora di più in questo periodo dell’anno.”

“Probabilmente anziché sopprimere le Squadre Nautiche bisognerebbe dotare i presidi di nuovi mezzi e di nuova tecnologia  riorganizzare a nostro avviso può voler dire sviluppare un progetto differente che vede il personale formato per la vigilanza a mare interagire in modo diretto con le altre forze  a terra. “ Suggerisce il segretario generale Coisp Napoli.

“Pensare al Porto di Napoli  caratterizzato da un importantissimo volume di traffico passeggeri e merci, oppure pensare  alla riduzione SAR   e alla scomparsa del supporto garantito sin ora alle strutture turistiche o  ai Commissariati di Pubblica Sicurezza di Ischia e Capri senza l’ausilio della Squadra Nautica della Polizia di Stato è impossibile. Non bisogna poi dimenticare che il nostro specchio di mare d’estate vede un fitto navigare di yatch e superyatch di sceicchi e magnati che percorrono le rotte tra Napoli, Capri, Amalfi,  Positano,  Isole dei Galli e Ischia,  natanti che vanno non solo scortati ma anche controllati. Viene da chiedersi se a fronte di un presunto  risparmio è giusto sacrificare così tanti servizi per il cittadino, mettendo a rischio la Sicurezza generale specie in un momento in cui nel Mediterraneo si gioca la grande partita del benessere sociale dell’Europa tutta. Anche le Squadre Nautiche di Napoli e Salerno, come tutti gli altri presidi, sono fondamentali per assicurare un’adeguata azione di prevenzione e contrasto delle attività illecite in mare a tutela dell’Ordine e della Sicurezza Pubblica la loro  chiusura sarebbe un regalo a chi normalmente delinque” Conclude Giulio Catuogno Segretario Generale Coisp Napoli.

Redazione

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