Sorpresi mentre abbattono illegalmente un albero di cerro

Gli agenti del Corpo forestale dello Stato, alcuni giorni fa, hanno sorpreso due uomini mentre abbattevano illegalmente un cerro nella loc. Zagarogno del comune di Cotronei, all’interno dell’area del Parco nazionale della Sila. Essi sono stati segnalati alla Procura della Repubblica.

Gli agenti del Corpo forestale dello Stato, durante un servizio di controllo del territorio in un’area boschiva, hanno udito lo stridore di una motosega. In seguito ad un rapido appiattamento sono riusciti a bloccare, in flagranza di reato, due uomini che avevano abbattuto illegalmente un cerro, radicato nel demanio statale. L’albero faceva parte di un bosco misto di cerro, una specie della famiglia delle querce, esistente nella zona 2 del Parco nazionale della Sila e nella ZPS (zona di protezione speciale) per la tutela dell’avifauna selvatica, facente parte della rete Natura 2000 istituita dall’Unione Europea. Gli autori dell’abbattimento sono due uomini residenti a Cotronei, già in passato denunciati dai forestali per reati analoghi.

I due sono stati denunciati anche sulla base di evidenze emerse nel corso del sopralluogo, che hanno portato alla scoperta di ulteriori tagli abusi perpetrati nei giorni addietro: 45 alberi di cerro del diametro a petto d’uomo fino a 46 cm, in ottime condizioni fisico vegetative che potevano e dovevano rimanere in dote al popolamento boschivo. Oltre alla denuncia per gli aspetti di valenza penale, ai trasgressori sono state comminate le previste sanzioni amministrative per un importo superiore ai 1.500 euro. Il profitto di tale condotta illecita, pronta per essere immessa nel mercato, è stata prontamente posta sotto sequestro unitamente agli attrezzi utilizzati. Il fenomeno del taglio abusivo con furto di legna e alberi nei boschi per fini commerciali, è sempre più diffuso sia sui terreni demaniali sia sui boschi lasciati dai legittimi proprietari in stato di abbandono.

Non vengono risparmiati neanche alberi secolari e zone di alto pregio ambientale. Tali situazioni lasciano spazio a soggetti che agiscono utilizzando i mezzi per il taglio in maniera indiscriminata facendo scempio del bosco e causando danni irreversibili al soprassuolo. Per poter arginare il dilagare di questa nuova forma di crimine ambientale, è stato disposto il rafforzamento dei controlli su tutto il territorio dell’alto crotonese.

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Redazione

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