Trentola Ducenta. Jambo1, Dino Piacenti sarà licenziato. Indaga la DDA
Il gip del tribunale di Napoli Federica Colucci ha avviato la procedura di licenziamento del direttore marketing del Centro Commerciale Jambo di Trentola Ducenta (Caserta) Edmondo Pedone e di Dino Piacenti che risulta dipendente del centro commerciale
L’iniziativa è stata adottata dopo che due sere fa, quando nel corso di uno spettacolo organizzato nel parcheggio della struttura, sequestrata nel dicembre scorso dalla Procura Antimafia di Napoli nell’ambito di un’indagine sul boss dei Casalesi Michele Zagaria, furono rivolti ringraziamenti all’imprenditore Alessandro Falco, tra i titolari del centro, coinvolto nell’inchiesta. La procedura di licenziamento è stata avviata anche nei confronti del presentatore dello show, dipendente del centro commerciale ritenuto di fatto appartenente al boss Zagaria. La vicenda è stata resa nota dal Fatto Quotidiano ad opera del giornalista/reporter Nicola Baldieri che ha pubblicato anche un video della serata.
Per la Dda di Napoli Falco è ritenuto vicino a Zagaria; lo stesso Jambo, struttura da 60 milioni di euro, viene considerata di proprietà occulta proprio del boss. Sono stati i pm Catello Maresca, della Dda di Napoli, e Francesco Curcio, della Direzione nazionale antimafia a chiedere al Gip di avviare un indagine interna e dare il via all’iter che dovrebbe portare al licenziamento. Falco fu ringraziato da Piacenti durante la kermesse canora. Verso la fine della serata, Piacenti consegnò anche delle targhe ricordo al direttore Pedone, tra cui quella per Alessandro Falco e il fratello. Nell’indagine che portò al sequestro del Jambo, fu destinatario di ordinanza anche il sindaco di Trentola Ducenta Michele Griffo, che fu arrestato dopo alcune settimane di latitanza; nel maggio scorso poi il Comune di Trentola è stato sciolto per infiltrazione camorristiche.
Dino Piacenti con un comunicato ha fatto sapere che si sarebbe limitato a leggere solo uno scritto preparato dall’organizzazione dell’evento.
Dopo una dettagliata relazione degli amministratori giudiziari sull’accaduto, il Gip di Napoli Federica Colucci, (secondo quanto racconta il Fatto Quotidiano) nel suo provvedimento ha usato parole durissime nei confronti di coloro che si sono resi protagonisti e che hanno segnato negativamente l’evento conclusivo di domenica: “I comportamenti sono gravissimi. È inaccettabile che una persona, di fatto pagata dallo Stato, pubblicamente elogi e ringrazi un uomo attualmente detenuto perché lo stesso Stato gli contesta reati gravissimi” di mafia. Su richiesta del pubblici ministeri Catello Maresca in forza alla Distrettuale Antimafia partenopea e Francesco Curcio della Direzione Nazionale Antimafia, il Gip Colucci, nella giornata di ieri ha avviato un’indagine interna e iniziato la procedura per il licenziamento di dipendenti che non risultino in linea con la gestione della struttura posta sotto sequestro giudiziario. Concessi dal giudice cinque giorni allo showman Piacenti per chiarire “chi ha redatto il foglio che ha letto sul palco” e al direttore commerciale Edmondo Pedone chiarimenti su “i motivi che lo hanno portato ad accettare la targa”.