Aversa. Via Madonna dell’Olio, la strada della vergogna
Ancora denunce da parte dei cittadini per lo stato vergognoso in cui vessano alcune strade cittadine e per la scarsa manutenzione delle strade, che mettono in pericolo automobilisti e pedoni. Ecco come si presenta la strada di via Madonna Dell’Olio a confine con Gricignano dove si continua a sversare impunemente. Diverse le strade cittadine invase da rifiuti che la ditta incaricata non sta ritirando e non si comprende il motivo di ciò, ed è per questo che molti cittadini sono infuriati.
Tanti residenti ci hanno segnalato che in quella strada la ditta che si dovrebbe occupare della bonifica, ha scaricato in quella zona i sacchi bianchi,noti come BIG BAGS, contenenti i rifiuti oggetto di bonifica di altre strade e da allora non sono ne stati prelevati ne smaltiti, ne è stata avviata la bonifica in questa zona. Questo ha fatto si che molti vedendo tali sacchi di immondizia iniziassero a sversare anche la propria sino a far divenire l’area una mega discarica a cielo aperto. Siamo stati in giro per vedere se i lavori di bonifica erano stati avviati e raccolti i sacchi contenenti ogni sorta di rifiuto, specie pericoloso. I lavori sembrano sospesi nonostante ci sia ancora molto da raccogliere come evidenziano le nostre immagini.
L’area di Madonna dell’Olio è invasa di rifiuti di ogni genere come scarti di pellami, materiale di risulta di cantieri edili, residui bituminosi utilizzati nella coibentazione e nel isolamento termico,carcasse di frigo, materassi etc. Nonostante le segnalazioni, i controlli, gli sversamenti illeciti continuano. Questa zona è diventata un deposito di rifiuti una vera e propria bomba ecologica pronta ad esplodere. Prima che venga data alle fiamme aggravando così ancora di più la situazione, e mettendo a rischio la salute pubblica, l’amministrazione deve intervenire a far rimuovere secondo legge i materiali tossici, pericolosi. Speriamo che il sindaco De Cristofaro, molto sensibile alla questione provveda quanto prima alla risoluzione del problema.
Christian de Angelis