(VIDEO) Terrorismo, blitz nell’agro aversano: islamici godevano per le stragi francesi

Nelle prime ore della mattinata odierna, i Carabinieri del ROS hanno eseguito un’ordinanza cautelare, emessa dal GIP del Tribunale di SMCV, su conforme richiesta di questa Procura, nei confronti di 8 stranieri (cinque in carcere, tre sottoposti all’obbligo di dimora), a carico dei quali è stato raccolto un compendio gravemente indiziario in ordine al reato di associazione per delinquere finalizzata a favorire la permanenza irregolare sul territorio italiano di soggetti extra comunitari. Si tratta di fatti commessi in Caserta ovvero in provincia di Caserta, a decorrere dal gennaio 2015 con condotta perdurante.

Il favoreggiamento dell’immigrazione clandestina costituiva una delle modalità dell’agire crimonso del sodalizio. In particolare, la regolarizzazione dei predetti sul territorio nazionale era asssicurata, attraverso l’induzione in errore delle autorità amministrative (in genere la Questura di Caserta) preposte al rilascio dei titoli di soggiorno di vario tipo. Il sodalizio, in effetti, si era specializzato nella commissione di falsi documentali, volti a fornire una falsa rappresentazione di situazioni soggettive integranti i presupposti per il rilascio del permesso di soggiorno, come la sussistenza di rapporti di lavoro subordinato ovvero la titolarità di attività commerciali; eppertanto, i suoi promotori avevano bisogno della complicità di compiacenti datori di lavoro pronti ad assumere fittixziamente la manodopera straniera ovvero anche di imprenditori disposti ad emettere fatture per operazioni inesitenti poi utilizzate dai soggetti extra comunitari.

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La misura cautelare scaturisce da un’attività di indagine avviata dai Carabinieri del ROS – Reparto Anticrimine di Napoli nel settembre 2014 e coordinata dalla Procura Distrettuale Antiterrorismo di Napoli, a sua volta in collegamento investigativo con la Procura antiterrorismo di Bari.

L’oggetto principale dell’investigazione concerne, dunque, l’esistenza e la operatività di un’associazione per delinquere, in Caserta e pronvicia (San Marcellino), al cui interno emerge la figura del cittadino tunisino KHEMIRI Mohamed Kamel Eddine, con precedenti per attività legate al traffico di sostanze stupefacenti, ed evidenziatosi, nel corso dell’articolata attività investigativa del ROS, anche per una sempre più marcata adesione all’ideologia fondamentalista, che lo aveva condotto a una progressiva presa di distanza da forme di micro criminalità, in favore di un crescente processo di radicalizzazione nella fede e di condivisione della propaganda diffusa dallo Stato Islamico, tanto che da alcune conversaziomi intercettate egli esprimeva soddisfazione per agli attentati di Parigi del gennaio 2015.

In tale quadro, l’associazione diretta dal KHEMIRI si è avvalsa del determinante contributo di SHEK Ali e MOHAMMED Kamrul, titolari di aziende tessili che predisponevano fittizi contratti di lavoro e buste paga in favore di cittadini extracomunitari, nonché della collaborazione di AIFA Badreddine e di CHARRAKI Mohammed, regolari sul territorio nazionale, impegnati nel reperire/offrire false dichiarazioni di ospitalità di immigrati. Gli altri indagati, raggiunti dalla misura dell’obbligo di dimora, KHAMMARI

Mohamed, MEDOUAKH Mohammed ed EL KHARTI Abdelhadi, in tre distinti casi, in accordo con i principali esponenti del sodalizio, avevano predisposto la documentazione falsamente attestante la loro assunzione quali dipendenti di una delle citate ditte tessili ovvero la riconducibilità a loro di imprese commerciali, di fatto inesistenti. Nello specifico, per meglio comprendere il meccanismo sul quale si basava il sodalizio, in un caso, il succitato MEDOUAKH Mohammed, domiciliato in Francia, figurativamente residente in Italia presso l’abitazione di CHARRAKI Mohammed e titolare di una impresa individuale dedita al “commercio al dettaglio ambulante di altri prodotti n.c.a.” (di fatto una “ditta fantasma”), al fine di rinnovare il permesso di soggiorno rilasciatogli dalla Questura di Caserta, provava la fittizia operatività della sua impresa facendo ricorso a fatture commerciali contraffatte fornite dal KHEMIRI, mantenendo inoltre la residenza fittizia in Italia e assicurandio la corresponsione di danaro, attraverso il noto circuito di money-transfer “Western Union”, a soggetti extracomunitari residenti in Italia, in possesso di regolare permesso eli soggiorno, prestanome del KHEMIRI. Infatti, le indagini hanno anche permesso di documentare come quest’ultimo avesse più volte invitato il MEDOUAKH a restituire la somma di denaro ricevuta in prestito da CHARRAKI Mohammed con la minaccia che, ove non vi avesse provveduto, sarebbe stato “cancellato” e al suo posto sarebbe stato iscritto qualche altro extracomunitario a cui serviva la residenza fittizia per la richiesta del permesso di soggiorno.

L’associazione criminosa per cui si procede era anche attiva nel favorire la permanenza illegale in territorio italiano di soggetti extra comunitari, attraverso la pratica di matrimoni fittizi o di comodo. L’indagine -si ribadisce- si inserisce in un contesto investigativo di più ampio respiro, condotta in collegamento investigativo con la Procura Distrettuale Antiterrorismo di Napoli, che contestualmente ha provveduto a notificare al promotore ed organizzatore dì questa associazione per delinquere, KHEMIRI Mohamed Kamel Eddine, l’avviso di chiusura delle indagini (ex art. 415-6/s cpp) per i reati per il reato di cui all’art. 270-bis e sexies cp, 3 e 4 I. 146/2006, per aver partecipato, unitamente con altri soggetti allo stato non meglio identificati tra cui tale ABAAD Adii, ad un’associazione con finalità di terrorismo internazionale di matrice islamica denominata ISIS (“Islamic State of Iraq and Siria” o “Califfato Islamico” o “Stato Islamico”) avente connotati di transnazionalità; per il reato di cui agli artt. 414 III e IV co cp, 1 di 625/1979 convcrtito nella I. 15/80, per aver, unitamente ad altri soggetti allo stato non meglio identificati tra cui tale ABAAD Adii, fatto apologià attraverso strumenti telematici, dell’associazione con finalità di terrorismo internazionale di matrice islamica denominata ISIS (“Islamic State of Iraq and Siria” o “Califfato Islamico” o “Stato Islamico”), organizzazioni transnazionale, in grado di operare contemporaneamente in più Paesi; nonché del delitto di cui agli artt. 81 cp, 3, comma 3, lett. b), I. 654/1975 e succ. mod., perché, con più azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso, istigava all’odio ed alla violenza nei confronti degli ebrei, contro i quali giustificava la commissione di atti di terrorismo e violenza. Tutti fatti commessi sino al settembre 2014, in Napoli, Caserta ed in Provincia di Caserta.


ELENCO DEI DESTINATARI DELLA MISURA CAUTELARE DESTINATARI DELLA CUSTODIA IN CARCERE

KHEMIRI Mohamed Kamel Eddine, nato in Tunisia il 21.6.1975, regolarmnete domiciliato in San Marcellino, via Starza 17;

AIFA Badreddine, nato in Tunisia il 19.9.1989, regolarmente domiciliato in Parete, via Diaz 25;

CHARRAKI Mohammed, nato a Casablanca il 18.11.1965, residente in San Marcellino, via Viterbo 6;

MOHAMMED Kamrul, nato in Bangladesh l’1.1.1974, residente a Gricignano di Aversa, Piazza Municipio 34, di fatto domiciliato a Casandrino (NA), via Giovanni Falcone 117;

SHEK Ali, nato in Bangladesh il 27.4.1984, regolarmente domiciliato in Casandrino, via Giovanni Falcone 50.

DESTINATARI DELL’OBBLIGO DI DIMORA

– KHAMMARI Mohamed, nato in Tunisia il 16.4.1959, domiciliato in Parete, via M. Basile 25;

– MEDOUAKH Mohammed, nato in Algeria il 19.10.1983, residente in San Marcellino, via Viterbo 6;

– EL KHARTI Abdelhadi, nato a Douar Lakdamra (Marocco) l’I.1.1969, residente a Trentola Ducenta, via Caruso 5.

 

Redazione

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