Calvi Risorta. Arciero: “La Pace deve partire dai giovani come me”
Le Beatitudini sono il programma di vita di ogni cristiano. È quanto affermato da Alfredo Arciero portavoce dei giovanissimi del Movimento Internazionale della Pace. Arciero ha incentrato proprio sulle Beatitudini, suoi giovani, il suo scopo rimarcando – una settimana dopo l’ evento di Calvi Risorta – che bisogna avere il coraggio della mitezza per sconfiggere l’odio.
I giovani sono il “programma”, “la carta d’identità del cristiano”. Anche Papa Francesco ha offerto, nella sua omelia, domenicale una intensa meditazione sulla classe giovanile, dando un ruolo importante alla scuola. “Se qualcuno di noi – ha affermato – fa la domanda: ‘Come si fa per diventare un buon cristiano?’”, qui troviamo la risposta nella scuola che ci indica cose “ che sono controcorrenti” rispetto a quello che abitualmente “si fa nel mondo”. Beati i giovani in spirito. “Le ricchezze – ha avvertito il Papa – non ti assicurano niente. Da questa testimonianza di Papa Francesco, ribadisce Alfredo che bisogna ripartire per costruire il Mondo.
Di più: quando il cuore è ricco, è tanto soddisfatto di se stesso, che bisogna avere posto per la Parola di Dio”. Beati quelli che sono nel pianto, perché saranno consolati: “Ma il mondo ci dice: la gioia, la felicità, il divertimento, quello è il bello della vita. E ignora, guarda da un’altra parte, quando ci sono problemi di malattia, problemi di dolore nella famiglia. Il mondo non vuole piangere, preferisce ignorare le situazioni dolorose, coprirle. Soltanto la persona che vede le cose come sono, e piange nel suo cuore, è felice e sarà consolata. La pace deve sempre essere lo scopo primario di noi tutti. Il nostro impegno in questo mondo che dall’inizio è un mondo di guerre, non deve mai finire, l’odio dobbiamo combatterlo.
Il giovane portavoce ribadisce ancora: “niente guerre, niente odio, pace, mitezza”. Dobbiamo prendere esempio dalle parole del Papa, . E’ tanto facile – ha ammonito – entrare nelle cricche della corruzione quella politica quotidiana del “do ut des. tutto è affari”. Ecco le ingiustizie. Ma soprattutto gente che soffre per queste ingiustizie”. L’ingiustizia va sconfitta. Devo ringraziare i miei genitori, i miei nonni che mi hanno educato al tema della pace e della concordia, rendendomi pronto per servire chi ha bisogno di aiuto.
Oggi dobbiamo essere tutti beati, noi dobbiamo lottare contro queste negatività”. Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia. I misericordiosi, ha affermato, “quelli che perdonano, che capiscono gli errori degli altri”. Gesù, ha evidenziato Alfredo non dice “beati quelli che fanno la vendetta, che si vendicano”: “Beati quelli che perdonano, misericordiosi. Perché tutti noi siamo un esercito di perdonati! Tutti noi siamo stati perdonati. E per questo è beato quello che va per questa strada del perdono. Beati i puri di cuore, che hanno un cuore semplice, puro, senza sporcizie, un cuore che sa amare con quella purità tanto bella. Beati gli operatori di pace. Ma, è tanto comune da noi essere operatori di guerre o almeno operatori di malintesi! Quando io sento una cosa da questo e vado da quello e la dico e anche faccio una seconda edizione un po’ allargata e la riporto… Il mondo delle chiacchiere. Questa gente che chiacchiera, non fa pace, sono nemici della pace. Non sono beati”. Beati i perseguitati per la giustizia. Quanta gente, ha constatato, “è perseguitata, è stata perseguitata semplicemente per avere lottato per la giustizia”.
Alfredo ha ripreso il messaggio del Papa, ribadendo “ da qui che il nostro programma di vita deve iniziare” “tanto semplice, ma tanto difficile”. E, ha proseguito, “se noi volessimo qualcosa di più, Gesù ci dà anche altre indicazioni”, quel “protocollo sul quale noi saremo giudicati”. Ecco perché concludo che per cambiare il mondo non ci vuole molto ognuno di noi deve dare il suo contributo di amore , pace e misericordia. Ricordatevi la pace non è un sogno: può diventare realtà, ma per custodirla bisogna esser capaci di sognare.